Messaggio dei vescovi del Friuli Venezia Giulia per la visita del Papa ad Aquileia
La visita pastorale che il 7 e l’8 maggio 2011 Benedetto XVI compirà a Venezia e ad
Aquileia “costituirà motivo di incoraggiamento e di conforto per tutte le Chiese del
Nordest che si stanno già preparando ad un convenire sinodale nel 2012 per narrare
la fatica e la gioia dell’annuncio cristiano in queste nostre terre, già raggiunte
dall’evangelizzazione della Chiesa aquileiense”. È quanto scrivono i vescovi Dino
De Antoni, Andrea Bruno Mazzocato, Giampaolo Crepaldi e Ovidio Poletto, titolari delle
diocesi di Gorizia, Udine, Trieste e Concordia-Pordenone, in un messaggio alle rispettive
comunità, a pochi giorni dall’annuncio della visita del Pontefice e mentre è iniziato
il percorso di preparazione al secondo convegno di Aquileia, in programma nel 2012.
Nel rammentare che la patriarcale basilica di Aquileia è “memoriale ed icona dell’evangelizzazione
dei nostri popoli” – rileva il Sir - i presuli affermano: “Come vescovi delle quattro
diocesi del Friuli Venezia Giulia vorremmo che l’incontro con Benedetto XVI ad Aquileia”
costituisse “la felice occasione per confermare il nostro serio impegno di annuncio
di Gesù Cristo e del Suo Vangelo di salvezza agli uomini e alle donne che vivono immersi
in un clima culturale e sociale che rende incerto e faticoso il loro cammino” per
il “progressivo venir meno delle fede e della speranza cristiane”. Un annuncio tanto
più importante giacché, secondo i presuli, gli uomini e le donne di oggi sono spesso
“pericolosamente privi di quei punti di riferimento che hanno permesso alle generazioni
passate di scrivere pagine gloriose di impegno e dedizione missionari e di promozione
civile”. “Ciascuna delle nostre Chiese – si legge ancora nel documento - sente impellente
il richiamo ad essere” loro accanto “per offrire il gioioso messaggio di speranza
del Vangelo cristiano della salvezza e della liberazione”. Di qui l’invito ai sacerdoti
“a preparare le loro comunità con una rinnovata scoperta della fede cristiana, ricordando
le nostre origini cristiane che si sono sviluppate nella fondazione del Patriarcato
attraverso i due canali Aquileia-Venezia, portando il cristianesimo fino al Danubio”.
Ad Aquileia per l’incontro con il Papa sono stati invitati tutti i rappresentanti
delle diocesi del Nord-Est, di Slovenia, Croazia ed Austria nate da quella celebre
Chiesa madre “per rendere visibili – concludono i vescovi del Friuli - i vincoli fraterni
che ad essi ci legano”.