L’Ospedale Bambino Gesù partecipa alla Giornata Mondiale del lavaggio delle mani
Un video-spot, 40 secondi di immagini realizzate con un linguaggio universalmente
riconoscibile per motivare tutti, grandi e piccoli, italiani e stranieri, al lavaggio
delle mani: è così che l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù partecipa all’odierna Giornata
Mondiale del lavaggio delle mani promossa dalle Nazioni Unite, il "Global Handwashing
Day" al quale hanno aderito 80 Paesi. Il Bambino Gesù è la prima struttura italiana
a prendervi parte. Lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone è una delle misure
più efficaci per salvare molte vite prevenendo la lunga serie di infezioni respiratorie
acute e di malattie intestinali responsabili, ogni anno, della morte di oltre 3 milioni
e mezzo di bambini in tutto il mondo. E se questo semplice gesto diventa fondamentale
per la sopravvivenza di tanti piccoli nelle aree dove le condizioni igieniche - anche
le più elementari - sono carenti, l’abitudine a lavarsi le mani è un imperativo anche
in Paesi come l’Italia sia a casa, sia a scuola, sia in ambiente ospedaliero per prevenire
e ridurre il rischio di contrarre un’infezione. La lotta alle infezioni ospedaliere
(circa 500 mila i casi registrati ogni anno in tutta Italia, il 30% dei quali potenzialmente
prevenibili) è infatti una delle missioni che il Bambino Gesù persegue anche attraverso
campagne di educazione all’igiene delle mani: per questo motivo sul camice di ciascun
medico dell’ospedale campeggia una spilla con la scritta “chiedimi se mi sono lavato
le mani”. L’adozione della buona pratica “nemica” degli agenti infettivi - insieme
alle altre misure messe in campo dal Bambino Gesù – ha consentito all’ospedale pediatrico
di abbattere l’incidenza delle infezioni contratte in corsia: un 4,3% di casi contro
la media nazionale che tocca il 10%.