2010-10-15 19:09:01

Intervento di Suor Karima TAMER HENDY AWAD, Superiora Provinciale delle Religiose di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore (EGITTO), uditrice


La Chiesa in Medio Oriente è più interessata delle altre alla conservazione della sua vocazione principale che consiste nello sviluppo di sante vocazioni; e questo perché è dall’Oriente che è venuto l’annuncio del Vangelo ed è ugualmente in Oriente, nei deserti dell’Egitto, che erano presenti i primi semi delle vocazioni e l’inizio della vita eremitica, sorgente del monachesimo, con i suoi grandi fondatori: Antonio, Macario e Pacomio. La pastorale apostolica delle vocazioni deriva dal cuore stesso dell’identità di ciascuna congregazione e della sua spiritualità. La Chiesa è consapevole delle numerose necessità del mondo e del ruolo apostolico che essa deve svolgere.
È perciò che si occupa della pastorale delle vocazioni e della loro scoperta e chiede, dunque, alle nostre congregazioni di presentare questo lavoro apostolico, dandogli il diritto di essere conosciuto con rispetto. La Chiesa è anche convinta che Cristo stesso chiama chi vuole, perché Egli continua a chiamare oggi come ieri e si serve di noi per far arrivare ai cuori il suo messaggio. Lo scopo della pastorale delle vocazioni è quello di aiutare il giovane a scoprire la propria vocazione nella vita cristiana, sia essa nel matrimonio o nella vita monastica, e a scoprire i modi di rispondere a questa chiamata. Se il giovane scopre la sua vocazione alla vita consacrata, la Chiese deve aiutarlo a scegliere una missione qualunque. Per la Chiesa, dunque, si tratta di aiutare i giovani a discernere la volontà di Dio e il suo progetto nella loro vita. Infatti, se i giovani cercano una spiritualità solida, oggi devono affrontare il problema dell’assenza di criteri relativi alle virtù e alla condotta da seguire. C’è un grande divario tra il livello scientifico dei giovani e la loro situazione a livello psichico, cristiano e affettivo, e ciò a causa della dissoluzione della famiglia. È per questo che il discernimento delle vocazioni è diventato un problema arduo. La pastorale vocazionale deve essere ecclesiale, cioè inserita in una programmazione pastorale d’insieme, aperta su tutte le vocazioni e comunitaria, riguardante le comunità monastiche e sacerdotali.

[00124-01.05] [UD005] [Testo originale: arabo]







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