2010-10-15 19:10:06

Intervento di Mons. Raymond Leo BURKE, Arcivescovo emerito di Saint-Louis, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica (CITTÀ DEL VATICANO)


Tutelare e promuovere il matrimonio attraverso il Diritto Canonico. Alla luce del n. 55 dell’Instrumentum laboris, la Segnatura Apostolica solleva due preoccupazioni che riguardano la tutela e la promozione del matrimonio in Medio Oriente, uno dei “compiti cruciali” della Chiesa (cfr Instrumentum laboris, 29)
La prima preoccupazione è rappresentata da un problema che si sta diffondendo, quello di fedeli cattolici che passano ad altre Chiese orientali non cattoliche o alla stessa religione islamica per liberarsi del vincolo matrimoniale. Nella prospettiva della comunione ecclesiale che considera l’indissolubilità del matrimonio un gran tesoro, l’abbandono della comunione della Chiesa con l’intenzione di rompere il vincolo matrimoniale infligge un’evidente ferita al corpo della Chiesa.
La seconda preoccupazione è rappresentata dal trattamento delle cause di nullità nel matrimonio con giustizia, sia al servizio della comunione che come testimonianza di quella giustizia che la Chiesa dovrebbe rispecchiare nel mondo. Avendo presente il n. 29 dell’Esortazione apostolica post-sinodale Sacramentum caritatis, occorre osservare i seguenti punti: la necessità di preparare ministri della giustizia adeguati per i tribunali ecclesiastici (cfr CCEO, can 1086 § 4; 1087 § 3; e 1099 § 2); la collaborazione, anche tra le Chiese sui iuris, nell’istituzione e gestione di tribunali ecclesiastici competenti (cfr CCEO, can 1067-1068); la continua osservanza della legge procedurale, al fine di evitare anche il velato sospetto di parzialità; il riconoscimento del servizio di comunione ecclesiale, proprio in questo settore, insieme al ministero Petrino (cfr CCEO, can 1059) da parte della Segnatura Apostolica attraverso la vigilanza nell’amministrazione della giustizia (cfr Lex propria, art. 35; e can, CCEO, can 1062 § 1); un’adeguata e rapida amministrazione della giustizia nelle cause di nullità matrimoniale rappresenta un mezzo essenziale per promuovere l’insegnamento sull’indissolubilità; la migliore coordinazione nell’amministrazione della giustizia nei tribunali locali con quella esercitata dalla Santa Sede, anche grazie ad accordi o convenzioni tra i Patriarchi e il Tribunale della Rota romana per il trattamento di cause che giungono legittimamente alla Rota romana; e la tempestività nell’aggiornare le leggi importanti negli Statuti personali in cui sono collocate (cfr CCEO, can 99 § 1; e 1358).
Affrontare i problemi di disciplina canonica di cui sopra contribuirà alla comunione della Chiesa del Medio Oriente, che esiste per tutelare e promuovere tutta la disciplina canonica.
[00112-01.04] [IN086] [Testo originale: inglese]







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