Intervento di Mons. Raymond Leo BURKE, Arcivescovo emerito di Saint-Louis, Prefetto
del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica (CITTÀ DEL VATICANO)
Tutelare e promuovere il matrimonio attraverso il Diritto Canonico. Alla luce del
n. 55 dell’Instrumentum laboris, la Segnatura Apostolica solleva due preoccupazioni
che riguardano la tutela e la promozione del matrimonio in Medio Oriente, uno dei
“compiti cruciali” della Chiesa (cfr Instrumentum laboris, 29) La prima preoccupazione
è rappresentata da un problema che si sta diffondendo, quello di fedeli cattolici
che passano ad altre Chiese orientali non cattoliche o alla stessa religione islamica
per liberarsi del vincolo matrimoniale. Nella prospettiva della comunione ecclesiale
che considera l’indissolubilità del matrimonio un gran tesoro, l’abbandono della comunione
della Chiesa con l’intenzione di rompere il vincolo matrimoniale infligge un’evidente
ferita al corpo della Chiesa. La seconda preoccupazione è rappresentata dal trattamento
delle cause di nullità nel matrimonio con giustizia, sia al servizio della comunione
che come testimonianza di quella giustizia che la Chiesa dovrebbe rispecchiare nel
mondo. Avendo presente il n. 29 dell’Esortazione apostolica post-sinodale Sacramentum
caritatis, occorre osservare i seguenti punti: la necessità di preparare ministri
della giustizia adeguati per i tribunali ecclesiastici (cfr CCEO, can 1086 § 4; 1087
§ 3; e 1099 § 2); la collaborazione, anche tra le Chiese sui iuris, nell’istituzione
e gestione di tribunali ecclesiastici competenti (cfr CCEO, can 1067-1068); la continua
osservanza della legge procedurale, al fine di evitare anche il velato sospetto di
parzialità; il riconoscimento del servizio di comunione ecclesiale, proprio in questo
settore, insieme al ministero Petrino (cfr CCEO, can 1059) da parte della Segnatura
Apostolica attraverso la vigilanza nell’amministrazione della giustizia (cfr Lex propria,
art. 35; e can, CCEO, can 1062 § 1); un’adeguata e rapida amministrazione della giustizia
nelle cause di nullità matrimoniale rappresenta un mezzo essenziale per promuovere
l’insegnamento sull’indissolubilità; la migliore coordinazione nell’amministrazione
della giustizia nei tribunali locali con quella esercitata dalla Santa Sede, anche
grazie ad accordi o convenzioni tra i Patriarchi e il Tribunale della Rota romana
per il trattamento di cause che giungono legittimamente alla Rota romana; e la tempestività
nell’aggiornare le leggi importanti negli Statuti personali in cui sono collocate
(cfr CCEO, can 99 § 1; e 1358). Affrontare i problemi di disciplina canonica di
cui sopra contribuirà alla comunione della Chiesa del Medio Oriente, che esiste per
tutelare e promuovere tutta la disciplina canonica. [00112-01.04] [IN086] [Testo
originale: inglese]