2010-10-15 19:10:16

Intervento di Mons. Issam John DARWICH, Vescovo di Saint Michael's of Sydney dei Greco-Melkiti (AUSTRALIA)


Il mio intervento è costituito da due parti:
nella prima parte parlerò della mia Chiesa in Australia, nella seconda della mia Chiesa nei Paesi arabi.
Ringrazio Sua Santità che ha espresso la sua attenzione paterna per la Chiesa intera convocandoci a questa Assemblea che si tiene attualmente a Roma, la Città eterna dei santi Pietro e Paolo.
Dobbiamo riconoscere con profondo rispetto che la Chiesa latina in Australia e in Nuova Zelanda, in particolare le Conferenze episcopali cattoliche, hanno svolto un ruolo vitale nel mantenere le nostre eredità e tradizioni cattolico-orientali.
Abbiamo anche rapporti fraterni con i cristiani ortodossi provenienti dall’Egitto, dal Sudan e dal Medio Oriente. Parimenti abbiamo buoni rapporti con i copti-ortodossi dell’Egitto e del Sudan e altre comunità non calcidiche, come i siri e gli assiri, poiché troviamo molti punti in comune quali la lingua, la cultura e le tradizioni.
Le nostre diocesi partecipano ad un dialogo con molte comunità musulmane in Australia e una delle attività più importanti è stata di fondare una “Associazione per l’amicizia fra musulmani e cristiani d’Australia”; essa ha operato per rafforzare le relazioni positive fra le due religioni e ha fatto diminuire le tensioni fra loro con conferenze, visite mutue e attività comuni, contribuendo così a risolvere i dissensi fra i musulmani e le comunità australiane negli anni successivi al tragico evento dell’11 settembre 2001.
Noi, come cattolici orientali e fratelli delle Chiese ortodosse, in particolare quella di Antiochia, speriamo che la Chiesa cattolica romana ci dia un ruolo più ampio nel dialogo con i nostri fratelli ortodossi a livello locale ed internazionale. E ciò ci avvicinerà di più alle nostre due Chiese d’Antiochia e questo sarà di per sé una grande testimonianza che possiamo dare alle nostre società araba, musulmana e cristiana.
Speriamo anche che le Chiese cattoliche orientali superino gli ostacoli che affrontano nella loro missione apostolica e pastorale, perché il volto di Cristo possa risplendere.
I problemi principali:
1. Vediamo ogni giorno una crescente intolleranza fra le Chiese cattoliche orientali, specialmente nello spirito del clero e in chi lavora per le amministrazioni ecclesiastiche.
questa intolleranza semina il sospetto e influenza chiaramente gli atteggiamenti e la vita dei laici. Per guarire da questo, dobbiamo fare un piano preciso che possa essere realizzato per educare il clero e i laici con programmi ben definiti; in tal modo i cattolici orientali potranno realizzare la realtà dell’unica Chiesa universale. È triste constatare che non tutti i cattolici ascoltano le parole di Papa Benedetto: “La Chiesa di Gesù Cristo non è latina o greca o slava, ma cattolica. E perciò non distingue fra i suoi fedeli greci, latini, slavi o altre nazionalità; tutti sono considerati uguali dalla Santa Sede”.
2. La comunicazione fra le Chiese cattoliche orientali è ancora superficiale e c’è molta poca collaborazione specialmente nei progetti sociali e apostolici; per esempio, la triste situazione in Libano, dove ogni Chiesa sembra essere interessata ad ottenere benefici politici per sé stessa e più delle altre Chiese, mentre queste dovrebbero cercare di fare il bene di tutti i cristiani. Questo mostra sicuramente la nostra debolezza e divisioni.
3. Sembra che noi, chiamati ad essere pastori di anime, sprechiamo molto tempo in questioni politiche. Questo dovrebbe essere il ruolo dei laici, mentre noi, i consacrati, dobbiamo mostrare maggiore interesse a proclamare la Parola di Dio e il Vangelo della salvezza e dobbiamo dedicare tutte le nostre energie ad offrire il pane dell spirito e dell’educazione al nostro popolo. La nostra gente cattolica orientale, impegnata nella fede in Medio Oriente e fedele al mutuo rispetto e alla coabitazione fraterna, offre infine un contributo molto grande e prezioso per aiutare il mondo arabo e musulmano.

[00108-01.05] [IN083] [Testo originale: arabo]







All the contents on this site are copyrighted ©.