Intervento di Mons. Edgard MADI, Vescovo di Nossa Senhora do Líbano em São Paulo dei
Maroniti (BRASILE)
Quando si parla di monaci, il mondo occidentale guarda verso oriente. Il 26 novembre
dello scorso anno, il 2009, sul giornale italiano “La Repubblica” comparve un articolo
sul confratello colombiano Dario Escobar, da nove anni monaco maronita nel convento
di Nostra Signora di Houqua nella Valle di Kannubin, in Libano, in contatto con la
congregazione libanese locale. Il mondo ha bisogno di testimoni. La Chiesa maronita
celebrerà quest’anno il 1600° anniversario della morte di San Marone, monaco e patrono
della Chiesa maronita. Suggerisco di vivificare la vita monastica, la vita monastica
e religiosa nelle nostre Chiese cattoliche orientali, come in quelle ortodosse. Questo
stile di vita rinnova la Chiesa e costituisce una testimonianza. Infonde fiducia nei
cristiani orientali laddove essi sono parte dell’Oriente e suscita vocazioni non soltanto
dal Medio Oriente, ma anche dalla Diaspora. L’esistenza di religiosi e monaci
custodisce i cristiani in patria e rinnova l’espansione dei cristiani orientali nel
mondo, oltre a far riscoprire loro le radici, che sono radici spirituali orientali. Suggerisco
di formare un comitato per approfondire questo tema e per far si che la Valle di Kannubin
in Libano non rappresenti soltanto una fase della storia dell’ascetismo, ma sia anche
parte del presente. Ciò puo essere fatto sia fondando una nuova congregazione patriarcale
sia dando spazio nella Valle a tutte le congregazioni cattoliche affinché vivano la
“comunione e la testimonianza”. Così saremo come Maria, che scelse la parte migliore.