2010-10-15 19:11:09

Intervento di Fr. César ESSAYAN, Consigliere della Delegazione Generale d'Oriente e Terra Santa dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali (LIBANO)


La Parola di Dio, così cara al nostro Padre san Francesco, è il luogo dell’incontro diretto con Cristo. È lì, nella meditazione e nella contemplazione che raggiungo colui che è “il mio Signore e il mio Dio”, colui che si rivela a me e che improvvisamente mi rivela a me stesso e mi invita a divenire “l’uomo nuovo” del quale ci parla san Paolo nelle sue lettere. Si tratta di entrare in comunione con Dio Creatore e Salvatore.
Purtroppo, i nostri cristiani conoscono male Cristo e il suo Vangelo. Utilizzano spesso parole improprie per parlare di Dio e concezioni impregnate di altre credenze. Gli esempi sono molteplici e riportano tutti a una sola idea: abbiamo false immagini di Dio. È quindi essenziale ritornare alla Parola di Dio, poiché tutta la nostra vita dipende, che lo vogliamo o meno, dalla nostra concezione di Dio.
E se Dio è relazione e comunione in Lui stesso, le nostre divisioni diventano fonte di dubbi, di sofferenze e i fedeli non possono che allontanarsi da una Chiesa che rifiuta al suo interno, il perdono, la riconciliazione e la comunione.
Non è forse tempo di camminare insieme per il bene del popolo di Dio che ci è stato affidato? Cosa ci costa coordinare i nostri sforzi? Perché non creare anche delle iniziative comuni con i nostri fratelli ortodossi? Come per esempio, delle giornate ecumeniche “medio-orientali” per i giovani sul modello delle GMG? Sarà solo quando anch’essi si sentiranno Chiesa, circondati e incoraggiati dai loro Pastori che potranno essere i testimoni che Dio si aspetta.
Non si tratta quindi tanto di parlare dei nostri cristiani ma di noi stessi: fino a che punto siamo pronti a correre il rischio del Vangelo che ci invita ad amare i nostri nemici (che spesso sono nostri fratelli)? Il rischio della Riconciliazione e della Comunione anticipata con i nostri fratelli ortodossi e quelli delle Chiese riformate?
“Non abbiate paura”, ci ripete Cristo e anche questo Sinodo, perché “io sono con voi fino alla fine del mondo”.

[00090-01.06] [IN069] [Testo originale: francese]







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