La follia politica
di una parte dei duemila tifosi serbi giunti in Italia per seguire la partita Italia-Serbia
a Marassi. Ultrà nazionalisti di Belgrado, speriamo una minoranza in patria,
hanno messo Genova a ferro e fuoco con scene che ricordano il G8 del 2001, impedendo
di giocare la partita allo stadio. Rivendicazioni nazionaliste sul Kosovo, la
bandiera albanese bruciata, scritte e simboli celtici che ricordano l'idea della Grande
Serbia. Incerta l'Uefa sul da farsi, poi l'arbitro sospende la partita che ora
la Serbia perderà a tavolino per 3 a 0. Di fatto, il sentimento serbo non sembra aver
archiaviato la perdita della provincia kosovara, oggi Stato indipendente non riconosciuto
da Belgrado, dove, - è bene ricordarlo - ancora oggi stazionano migliaia di soldati
Nato per il mantenimento della pace tra abanesi e serbi.