Intervento di Mons. Béchara RAÏ, Vescovo di Jbeil dei Maroniti (LIBANO)
Al n. 34 dell’Instrumentum laboris leggiamo: “In Libano, i cristiani sono divisi sul
piano politico e confessionale e nessuno ha un progetto che possa essere accetto a
tutti”. Non esiste una divisione sul piano confessionale, bensì una diversità di Chiese
sui iuris cattoliche, ortodosse ed evangeliche, avendo ciascuna il proprio patrimonio
liturgico, teologico, spirituale e disciplinare. Esiste per contro una divisione sul
piano politico che non riguarda l’essenza, bensì le opzioni strategiche. Per quanto
riguarda l’essenza, i cristiani sono d’accordo circa alcune costanti nazionali, definite
nel documento detto “Le costanti”, pubblicato dal Patriarcato maronita il 6 dicembre
2006, accettato e firmato dai capi dei partiti politici cristiani. Queste costanti
sono state sviluppate in un altro documento, pubblicato nel 2008 con il titolo: Carta
dell’azione politica alla luce dell’insegnamento della Chiesa e della specificità
del Libano. In quanto alle opzioni politiche, la divisione dei cristiani è basata
sulla strategia relativa alla protezione di dette costanti e della presenza efficace
ed effettiva dei cristiani. Questa divisione è causata dalle condizioni politiche
attuali, sia interne sia regionali e internazionali. Esiste infatti nel mondo arabo
una forte divisione tra sunniti e sciiti, evidente, a livello regionale, nella coalizione,
da parte sunnita, tra Arabia Saudita, Egitto e Giordania, e da parte sciita tra Iran
e Siria. Questa divisione si è trasformata in conflitto cruento tra sunniti e sciiti
in Iraq. A livello internazionale il confitto si colloca tra gli Stati Uniti e i suoi
alleati a favore dei sunniti da una parte, e l’Iran dall’altra, a causa delle sue
ambizioni regionali e del suo programma nucleare. In Libano è nel conflitto politico
tra sciiti e sunniti che si colloca la divisione dei cristiani. Per salvare il regime
libanese e la sua presenza effettiva, una parte ha scelto l’alleanza con i sunniti,
un’altra parte quella con gli sciiti e una terza parte invita alle buone relazioni
con i sunniti e gli sciiti e a non farsi trascinare in una politica degli assi regionali
e internazionali. Il progetto politico accettabile per tutti consiste nel perfezionare
lo Stato civico, i cui elementi si trovano nelle “Costanti”, nella “Carta dell’azione
politica” e nella Costituzione. È questo che distingue il Libano dagli altri paesi
del Medio Oriente, che hanno tutti dei regimi religiosi.