2010-10-14 15:43:24

Intervento di Mons. Berhaneyesus Demerew SOURAPHIEL, Presidente del Consiglio della Chiesa Etiopica, Presidente della Conferenza Episcopale (Etiopia e Eritrea) (ETIOPIA)


L’Etiopia ha circa 80 milioni di abitanti, metà dei quali di età inferiore ai 25 anni. La grande sfida che il Paese affronta è la povertà con le sue conseguenze, quali la disoccupazione. Molti giovani, desiderosi di fuggire la povertà, cercano con ogni mezzo di emigrare. Quelli che emigrano nel Medio Oriente sono per lo più giovani donne che vanno, legalmente o illegalmente, in cerca di un impiego come lavoratrici domestiche, perché la maggior parte di esse non ha alcuna formazione professionale. Per poter facilitare il viaggio, i cristiani cambiano i loro nomi cristiani in nomi musulmani e si vestono come musulmani, in modo da facilitare la procedura dei loro visti. In questo modo i cristiani sono indirettamente forzati a rinnegare le loro radici e la loro eredità cristiane.
Secondo i dati del Ministero del Lavoro e degli Affari Sociali e dell’Organizzazione internazionale dell’Emigrazione, 13.498 lavoratori etiopici sono emigrati in Medio Oriente fra il settembre del 2005 e l’agosto del 2006 (www.americanchronicle/Ethiopia Human Trafficking Hub in the Horn of Africa.html). Le loro destinazioni sono di solito Libano, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Yemen e Arabia Saudita. In media circa 12.500 etiopici partono ogni anno per il Medio Oriente.
Anche se ci sono casi eccezionali in cui i lavoratori sono trattati bene e con gentilezza, la grande maggioranza è vittima di sfruttamento e abusi. Molti si vergognano di ritornare in Etiopia, dove le loro famiglie si aspettano che ritornino con molto denaro; comunque alcuni sono costretti a ritornare disperati, malati e con disturbi mentali. Sembra che ai cristiani che muoiono in Arabia Saudita non sia permesso di esservi seppelliti; i loro corpi sono trasportati in volo in Etiopia per la sepoltura. Si potrebbe chiedere alle autorità saudite di concedere un cimitero per i cristiani
dell’Arabia Saudita?
Molti etiopici si rivolgono alle Chiese cattoliche del Medio Oriente per aiuto e assistenza. Desidero ringraziare le gerarchie cattoliche del Medio Oriente che stanno facendo del loro meglio per assistere le vittime di abuso e sfruttamento. Siamo grati, per esempio, per il grande lavoro della Caritas del Libano. La moderna emigrazione è considerata come una “moderna schiavitù”. Ma ricordiamo che gli emigrati di oggi saranno domani cittadini e leader nei Paesi ospiti o nella loro patria.

[00093-01.04] [IN058] [Testo originale: inglese]







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