Intervento di Mons. Antoine AUDO, Vescovo di Alep dei Caldei (SIRIA)
Curare la formazione spirituale e intellettuale dei futuri sacerdoti I. Formazione Malgrado
la diminuzione del numero delle vocazioni, mettere alla prova i candidati prima di
ammetterli in seminario. Formare i seminaristi al significato profondo di ciascuna
liturgia ed essere capaci di apertura all’universalità della Chiesa. Nella teologia,
basarsi sul Vaticano II, rispondere alle questioni della modernità nel contesto arabo-musulmano,
prestando particolare attenzione all’uso corretto della lingua araba. Infine, seguendo
e sulla base dei suggerimenti di Benedetto XVI, dare importanza a una formazione dottrinale
solida e viva, che si traduca nella vita quotidiana. La dimensione pastorale: imparare
a pregare, insegnare il catechismo, seguire le famiglie, ascoltare le confessioni
sono elementi vitali di questa formazione. II. Accompagnamento pastorale e spirituale
durante l’esercizio del ministero sacerdotale. a. Vigilare che il sacerdote sia
mosso dalla passione di annunciare la buona novella. b. Assicurare una formazione
permanente di qualità. c. Prodigare mezzi di rilettura del servizio pastorale e
del progresso spirituale e umano (ritiro annuale, sessioni, ecc.). Ricordare che il
sacerdote è innanzi tutto un uomo di Dio. III. Assicurazione, compatibilità trasparente a.
Considerare con obiettività le necessità dei sacerdoti ed arrivare a una compatibilità
trasparente della diocesi che aiuti a sviluppare la fiducia fra i sacerdoti e i fedeli. b.
Che la Congregazione per le Chiese orientali aiuti ogni patriarcato e diocesi a creare
un sistema di assicurazione per la malattia e la vecchiaia. Le risorse ci sono, mancano
le competenze e il rigore.