2010-10-13 15:07:18

Intervento di S. B. Baselios Cleemis THOTTUNKAL, Arcivescovo Maggiore di Trivandrum dei Siro-Malankaresi (INDIA)


La comunione deriva fondamentalmente dalla Santissima Trinità. Questa realtà divina si riflette in tutte le opere salvifiche del Signore Gesù Cristo. Perciò il suo corpo, la Chiesa, deve trasmettere la stessa realtà-comunione. La Chiesa universale è una comunione di Chiese che celebrano gli unici e stessi atti salvifici del Signore in diverse tradizioni, presiedute dal Vescovo di Roma, il successore di san Pietro, capo del Collegio Apostolico. Per cui la comunione ecclesiale richiede un profondo senso di comunione spirituale. Per aumentare il significato e il bisogno della comunione ecclesiale, sia essa ad intra o ad extra, tutti noi dobbiamo ereditare personalmente la spiritualità di comunione e trasmetterla come corpo di Cristo.
Poiché stiamo approfondendo il nostro rendere testimonianza nel Medio Oriente, credo che si debbano consolidare gli sforzi per realizzare una piena comunione con le Chiese sorelle ortodosse. Come ha suggerito Papa Giovanni Paolo II, di venerata memoria, si deve cercare un nuovo ministero petrino del vescovo di Roma come supremo pontefice (Ut unum sint 95). La piena comunione con le nostre Chiese sorelle in Medio Oriente accrescerà armoniosamente la nostra comunione e testimonianza nel mondo.
Il nostro impegno comune, con musulmani, ebrei e con tutte le religioni e i popoli di buona volontà, per promuovere la giustizia in ogni luogo, stando al fianco di coloro che Dio ama e che gli stanno a cuore, ci chiede di fare lo stesso, cosicché gli esseri umani rimangano il culmine della creazione nel nostro mondo presente.

[00064-01.04] [IN042] [Testo originale: inglese]







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