Intervento di P. Ab. Semaan ABOU ABDOU, Superiore Generale dell'Ordine Maronita Mariamita
(USG)
I motivi dell’emigrazione sono politici ed ecumenici, a cui vanno anche aggiunte ragioni
di sicurezza e di stabilità. E ciò influenzerà l’aspetto sociale. Tutto dipende dal
conflitto israelo-palestinese in Terra Santa, dalla situazione sociale in Iraq e dall’instabilità
politica del Libano. Spesso le principali vittime di tutto ciò sono i cristiani. Più
importante di tutto è operare per stabilire pace e democrazia con particolare attenzione
alla cittadinanza con tutti i suoi obblighi e i suoi diritti garantiti. Trattenere
i cristiani nelle rispettive patrie dipende da fattori ecclesiali e politici nel mondo
arabo. Ciò che unisce noi, cristiani e musulmani, è: 1. La famiglia, che genera
e difende i valori e in quanto prima cellula della società e della Chiesa. Da essa
dipende il futuro e quindi occorre potenziare il suo ruolo e proteggerne la vita. 2.
La figura della Vergine Maria è presente nella Bibbia e nel Corano. Dio l’ha scelta
sopra tutte le donne del mondo. Lei è la donna della riconciliazione e dell’unità.
È la Regina della Pace. E in Libano si è iniziata a celebrare una festa comune a tutti
i libanesi il 25 marzo, che è la festa dell’Annunciazione. 3. I valori umani, nazionali
e religiosi sono alla base del dialogo e del riconoscimento degli altri. 4. Impegni
educativi vanno presi nelle scuole e nelle università per formare le generazioni future
nella democrazia, nella non-violenza e nella costruzione della cultura della pace. Infine
occorre che in questo Sinodo ci si appelli all’eroismo, alla santità e ai santi, e
si offra alle nostre società una testimonianza cristiana gioiosa e attraente.