2010-10-13 13:01:39

Intervento di Mons. Vartan Waldir BOGHOSSIAN, Esarca Apostolico per i fedeli di rito armeno residenti in America Latina e Messico


La grande mobilità umana, con le sue numerose cause, ha spostato quantità espressive di fedeli fuori del territorio patriarcale. Le numerose Comunità della Diaspora non sono state sempre accompagnate dal punto di vista pastorale. Ancor oggi è necessaria questa preoccupazione "ad gentes"; ci sono delle Chiese che hanno oggi la più gran parte dei loro fedeli nella Diaspora. Non mancano difficoltà per concretare questa attenzione; le difficoltà provengono, specialmente nel passato, alla difficoltà, da parte della Chiesa ("sui iuris") Latina, di accettare nel suo territorio la giurisdizione piena di un Ordinario orientale.
Mi riferisco al concetto di territorio, stabilito come limite per le attività delle Chiese Orientali Cattoliche, e presenti in tutto il Codice dei Canoni delle Chiese Orientali.
È difficile capire perché le attività dei Patriarchi, dei Vescovi e dei Sinodi delle Chiese Orientali, vengono limitate alloro territorio. Fra le ventitré Chiese di diritto proprio che formano oggi la Chiesa Cattolica, solo una, la Latina non ha questa limitazione. Con difficoltà le ventidue Chiese Orientali, riescono a mantenere la loro identità e crescita, specialmente in Occidente, anche se il Concilio Vaticano II, esprime il desiderio che le Chiese Orientali "fioriscano e assolvano con nuovo vigor apostolico la missione loro affidata". Il Codice dei Canoni delle Chiese Orientali afferma che i Patriarchi sono Padri e Capi della loro Chiesa. (Can, 55). Questa paternità e giurisdizione non dovrebbero essere limitate ad un territorio. Limitare ai suoi fedeli è più che logico! Ma non lo è limitarle ad un territorio, anche se in esso non sono più presenti membri della sua Chiesa!
Anche dal punto di vista ecumenico, la giurisdizione piena sui propri fedeli in tutti i continenti sarebbe per i Fratelli separati un anticipo concreto di una situazione di comunione piena.
Finalmente i Patriarchi delle Chiese Orientali Cattoliche, per la loro identità di Padri e Capi di Chiese "sui iuris" che compongono la cattolicità della Chiesa Cattolica, dovrebbero essere,membri, ipso facto, del Collegio che elegge il Sommo Pontefice, senza necessità di ricevere il titolo latino di Cardinale. Per lo stesso motivo, dovrebbero anche avere la precedenza su di loro.

[00048-01.04] [IN026] [Testo originale: italiano]







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