2010-10-13 13:01:42

Intervento di Archimandrita Robert L. STERN, Segretario Generale della "Catholic Near East Welfare Association" (C.N.E.W.A.) (USA)


“Chiesa” ha vari significati. Il mistero della Chiesa può essere descritto usando “modelli”, nessuno dei quali è adeguato a descriverla. Noi ci serviamo di “modelli”, che ne siamo consapevoli o meno. La Chiesa delle origini vedeva l’unità in termini di “pax et communio”. La Chiesa è tenuta insieme dallo Spirito Santo e dai legami personali tra i suoi membri, nutriti dalla comunicazione. Questo modello trova un’eco in internet. La Chiesa come “communio” è una rete di comunicazioni personali nello Spirito. I modelli condizionano le decisioni: la limitazione della giurisdizione dei capi delle Chiese d’Oriente “al di fuori” dei propri paesi di origine presume un modello geografico; se la “rete” è personale, non va bene. Se il modello è la rete, molte Chiese in uno stesso territorio sono una cosa normale e le rivalità e i tentativi di proselitismo o di dominio sono inappropriati. Il diritto canonico favorisce una nozione geografica di Chiesa, anche se le persone vivono “in” parrocchia, in centri urbani che scelgono come propri. Lo stesso vale per l’emigrazione: dal punto di vista geografico vediamo che la popolazione cristiana tradizionale diminuisce, ma secondo la prospettiva personale noi celebriamo i cristiani ovunque decidano di stabilirsi. La “communio” aumenta con l’incremento e l’approfondimento della comunicazione personale, così come avviene per i rapporti interreligiosi.

[00047-01.04] [IN025] [Testo originale: inglese]







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