Intervento del Rev. P. Pierbattista PIZZABALLA, Custode di Terra Santa (GERUSALEMME)
Troppo spesso la prospettiva pastorale in Terra Santa parte dalla situazione
piuttosto che dalla vocazione della Chiesa. La nostra vocazione ha come punto
di partenza At 2, 9-12. Allora come oggi, la Chiesa di Gerusalemme nasce e si sviluppa
come Chiesa universale. I luoghi santi di Terra Santa non sono solo punto fermo
dell’identità cristiana locale, ma sono memoria viva dell’Incarnazione. Questa non
è avvenuta solo nel tempo, ma anche in uno spazio. Abitare quello spazio è la nostra
vocazione. I pellegrinaggi da tutto il mondo e la presenza di ebrei e musulmani
appaiono agli occhi della fede come adempimento seppure parziale della profezia del
raduno di tutti i popoli sul monte Sion (Is 2, 2-4) I pellegrinaggi e il carattere
multireligioso della Chiesa di Terra Santa ci chiedono di essere Chiesa sempre più
estroversa, ospitale, aperta agli altri. Essere minoranza ci sprona ad essere più
propositivi. Le istituzioni della Chiesa sono una viva testimonianza di tale propositività. A
noi cristiani di Terra Santa spetta infine di ricordare il nostro dovere di custodire
il carattere cristiano della Terra del Signore.