Diritti umani: il premio Signis-Wacc ad un documentario sull'Afghanistan
Il premio “Signis-Wacc per i Diritti umani 2010” è stato assegnato al documentario
“Il giardino alla fine del mondo” (“The garden at the end of the world”) diretto dal
regista australiano Gary Caganoff. La pellicola esplora “l’eredità di devastazione
e traumi in Afghanistan”, si legge nella nota diffusa oggi dal Signis, ed illustra
“le tragiche conseguenze della guerra come la fame nel mondo, i senza fissa dimora
e l’illegalità”. In particolare, il documentario denuncia “l’impatto sulla vita delle
vedove e degli orfani, che ad oggi sono decine di migliaia”. Il Signis - riferisce
l'agenzia Sir - è un’organizzazione cattolica non-governativa che include membri da
140 Paesi. L’Associazione mondiale di comunicazione cristiana (Wacc) è, invece, una
rete ecumenica internazionale di comunicatori cristiani con base a Toronto (in Canada).
Il documentario “Il giardino alla fine del mondo” mostra come “le famiglie urbane
e rurali e le comunità si sono disgregate dopo aver perso padri, mariti e fratelli
in 30 anni di conflitto politico, povertà e commercio di droga”. Attraverso gli occhi
delle donne, conclude la nota Signis, Caganoff racconta “storie e immagini di un Afghanistan
raramente visto prima” in modo “né sentimentale né sensazionale”. (R.P.)