Zimbabwe: insicurezza alimentare per oltre 1,3 milioni di persone
Secondo fonti ufficiali del governo, oltre 1,3 milioni di persone dello Zimbabwe avranno
bisogno di aiuti alimentari a partire da gennaio 2011. In occasione del progetto Promoting
Recovery in Zimbabwe recentemente promosso ad Harare, il vice ministro degli affari
sociali e del lavoro, Tracy Mutinhiri, - riferisce l'agenzia Fides - ha dichiarato
che lo Zimbabwe continua a registrare livelli molto alti di malnutrizione cronica
in zone alimentari tradizionalmente sicure. Secondo il National Nutrition Survey,
un recente studio sulla nutrizione nazionale, il 36% dei bambini con meno di cinque
anni di età sono cronicamente malnutriti. Urge, dunque, un approccio olistico alla
sicurezza alimentare nazionale e delle famiglie, oltre al rafforzamento della partnership
tra Stato e Ong per migliorare la produttività agricola e la sicurezza alimentare.
In una dichiarazione di Paul Townsend, portavoce locale del Catholic Relief Services,
la Caritas degli Stati Uniti, si legge che una famiglia può considerarsi al sicuro
da un punto di vista nutrizionale se ha accesso fisico ed economico a cibo sufficiente
che gli permetta di condurre una vita sana e produttiva. Promoting Recovery in Zimbabwe
si concentra sugli interventi strategici che dovranno trasformare la vita di circa
90 mila famiglie in otto distretti. I contadini verranno formati all'adozione di tecniche
agricole per la produzione animale. L'obiettivo è quello di impartire loro il know-how
della produzione alimentare. (R.P.)