Télé Lumière lancia piattaforma plurilingue per promuovere la pace in Medio Oriente
Télé Lumière ha varato la prima piattaforma plurilingue che offrirà servizi dal Libano
ai cinque continenti. La rete è stata lanciata a una settimana dall'apertura del Sinodo
dei vescovi per il Medio Oriente a Roma, e aprirà il suo primo ufficio nel cuore del
Vaticano, in collaborazione con l'agenzia di notizie cattolica H2o. Al lancio dell'iniziativa
erano presenti mons. Gabriele Caccia, nunzio apostolico in Libano e decano del Corpo
Diplomatico nel Paese, il vescovo Roland Abou Jaoude, protosincello patriarcale maronita
in Libano e presidente di Télé Lumière, il direttore della National News Agency, Laure
Sleiman Saab, e gli ambasciatori di Spagna, Cile, Argentina, Colombia, Uruguay, Danimarca,
Romania ed Egitto. Presenti anche più di 100 invitati, tra cui incaricati d'affari,
consoli generali e personaggi di spicco del mondo sociale e dei media. Nel suo discorso
inaugurale, ripreso dalla agenzia Zenit, il direttore generale Jacques Kallassi ha
sottolineato il ruolo di Télé Lumière come messaggero di pace dal Medio Oriente nel
mondo, annunciando il lancio del nuovo servizio internazionale in spagnolo, inglese,
portoghese, francese e italiano. L’emittente vanta infatti 20 anni di trasmissioni
del messaggio di pace, unità e riconciliazione dal Libano al mondo e di promozione
dei diritti umani, della famiglia, delle questioni culturali ed educative e di tutti
i valori necessari per costruire una società multiculturale armonica. Télé Lumière
– ha spiegato direttore Jacques Kallassi – non si limita a predicare e insegnare,
ma insiste nel guidare la discussione sugli argomenti principali che attirano l'attenzione
della gente, indipendentemente dalla sua confessione. La nuova iniziativa, ha sottolineato,
è segno di una nuova era di programmazione internazionale basata su interessi comuni,
valori condivisi e scambi reciproci. Mons. Roland Abou Joudeh ha ricordato dal canto
suo l'importante ruolo della Chiesa e di Télé Lumière nel mantenere i rapporti tra
gli immigrati e i loro Paesi d'origine, riferendosi a questo importante progetto come
a un mezzo per una maggiore comunicazione con tutti i Paesi esteri. La direttrice
dei programmi, Marie-Therese Kreidy, ha dichiarato che l'obiettivo più importante
di questa piattaforma è condividere con il mondo ogni contributo positivo per la pace
e una vita migliore in ogni lingua possibile. I programmi trasmessi sono culturali,
sociali, educativi, religiosi e familiari, e includono Messe, documentari, concerti,
film e serie. La Kreidy ha affermato che il canale offre oggi tre ore di programmazione
in spagnolo, tre ore in inglese, due in francese e una in portoghese. Mons. Gabriele
Caccia ha ricordato la menzione di Télé Lumière e Noursat nei Lineamenta del
Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente: “I nuovi mezzi di comunicazione, uno strumento
molto efficace nel testimoniare il Vangelo – Internet (soprattutto per i giovani),
la radio e la televisione – sono troppo poco utilizzati da parte nostra”. Il presule
ha anche esortato a sostenere questo canale indipendentemente dalla religione o dalla
confessione, perché è l'unico canale mediorientale a promuovere i valori umani comuni
di base, soprattutto nella regione in cui è nato il cristianesimo. (M.G.)