La moglie del dissidente cinese neo Premio Nobel agli arresti domiciliari
Continuano le polemiche in Cina in seguito alla consegna del Premio Nobel per la pace
al dissidente, Liu Xiaobo. La moglie del letterato, dopo un incontro in carcere con
il marito durante il quale ha comunicato all’uomo la vittoria del premio, è stata
messa agli arresti domiciliari. Lo ha comunicato la stessa Liu Xia dal suo portale
Twitter, confermando le voci che da giorni comunicavano la notizia: la donna ha chiesto
pubblicamente aiuto, dichiarando di non avere più contatti con il mondo esterno. Fonti
dell’UE fanno sapere che la polizia cinese ha impedito oggi ad un gruppo di diplomatici
dell'Unione Europea di visitare Liu Xia. Critiche al governo di Pechino arrivano oggi
dal Dalai Lama, Nobel per la pace nel 1989: ha detto che il governo di Pechino “non
apprezza affatto le diversità di opinione” e ha aggiunto che dar vita a una società
aperta e trasparente è “l'unico modo per salvare tutte i popoli della Cina”. A Hong
Kong, invece, dinanzi la rappresentanza cinese, una ragazza è stata arrestata e poi
rilasciata dopo aver festeggiato la notizia del Nobel insieme ad un gruppo di attivisti
politici stappando una bottiglia di champagne.
Secondo giornalista in due
settimane arrestato in Somalia Ancora un giornalista arrestato dagli Shabaab
in Somalia. È il secondo nel giro di due settimane. Le manette nei confronti di Hassan
Mohamud Halane, direttore di Radio Mandeeq, sono scattate sabato scorso nella città
di Hawo, nella regione sudoccidentale somala di Gedo, mentre il reporter stava rientrando
da un seminario ad Hargeisa nel Somaliland, organizzato da un'organizzazione di aiuti
internazionali. Al-Shabaab lo accusa di avere partecipato al workshop. Lo rende
noto l'Unione nazionale dei giornalisti somali (Nusoj), che ha condannato la misura
repressiva. Il 26 settembre scorso, i ribelli legati ad al Qaeda avevano arrestato
Mohamed Qani Hussein Kuusow, stringer per due emittenti locali, che stava conducendo
un'inchiesta sui movimenti delle truppe del governo transitorio somalo a Doolow. L'uomo
è ancora in carcere.
In Italia le salme degli alpini uccisi in Afghanistan,
domani i funerali Sono state accolte dalle massime cariche dello Stato italiano
le salme dei quattro alpini uccisi sabato scorso in un’imboscata in Afghanistan e
giunte stamani all'aeroporto romano di Ciampino. I funerali si svolgeranno domani
nella capitale alle 10.30, nella basilica di S. Maria degli Angeli. Oggi, il ministro
della Difesa, Ignazio La Russa, conferma alla stampa l'ipotesi di consegnare al governo
di Kabul la provincia di Herat entro il 2011 e ribadisce il principio che l’Italia
non andrà in un'altra zona.
Karzai conferma negoziati non ufficiali con
talebani Il presidente afgano, Hamid Karzai, ha confermato ieri sera, in un'intervista
alla Cnn, l'esistenza “da diverso tempo” di negoziati non ufficiali con i talebani,
per cercare di mettere fine alla guerra che da nove anni insanguina il Paese dell'Asia
centrale. Intanto, 15 talebani che si erano infiltrati dal Pakistan nella provincia
meridionale afghana di Paktika sono stati uccisi in un raid aereo della Nato.
Il
Pakistan riapre le frontiere ai mezzi Nato, violenze e un sisma scuotono il Paese Sembra
non avere fine la questione dei mezzi Nato di passaggio dall’Afghanistan al Pakistan:
nonostante la riapertura dei varchi, un mistero avvolge la scomparsa di 500 autobotti.
Proseguono poi le violenze, oggi una forte scossa di terremoto ha fatto tremare un’area
nei pressi di Islamabad ma, pare, senza vittime. Il servizio di Marco Onali:
Rimane tesa
la situazione in Pakistan, nonostante la riapertura delle frontiere con l’Afghanistan
per i mezzi di rifornimento delle truppe Nato. Dopo la pubblicazione di un
rapporto congiunto in cui l'organismo atlantico riconosceva la violazione dello spazio
aereo pakistano - pur affermando di aver sparato per legittima difesa, e dopo le scuse
per il “terribile incidente”, che aveva provocato la morte di tre militari pakistani,
da parte dell'ambasciatrice americana in Pakistan - Islamabad ha ieri annunciato la
riapertura dei valichi. Le dogane del Paese hanno tuttavia aperto un'inchiesta, su
richiesta della Corte suprema, su 500 autobotti e automezzi con rifornimenti per le
truppe Nato che, dopo aver lasciato Karachi per dirigersi verso Kandahar, in Afghanistan,
non hanno mai raggiunto il punto di frontiera pakistano-afgano di Chaman. Nella stessa
regione, fondamentalisti islamici hanno distrutto due scuole elementari per bambine
e una scuola elementare per bambini nella zona tribale di Saafi. Secondo fonti pakistane,
nel corso di raid aerei americani lo scorso giovedì è rimasto ucciso il consigliere
libico di Osama Bin Laden, Atiyatullah Abdel Rahman, sul quale esisteva una taglia
di un milione di dollari.
La Francia confida in un compromesso sugli
insediamenti ebraici Il ministro degli Esteri francese, Bertand Kouchner, ha
detto che il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, sta cercando di trovare un compromesso
sugli insediamenti ebraici in Cisgordania, ma che questo sforzo potrebbe richiedere
più tempo del previsto. “Malgrado le diverse posizioni, quanto ha detto Natanyahu
è incoraggiante”, ha affermato Kouchner in una conferenza stampa tenuta ieri sera
a Gerusalemme dopo un incontro avuto con il capo del governo dello Stato ebraico,
assieme al ministro degli Esteri spagnolo, Miguel Angel Moratinos. “È ancora alla
ricerca di un compromesso che possa soddisfare sia i palestinesi sia il popolo israeliano,
ci ha assicurato che gli sforzi continuano e che tali sforzi però potrebbero prendere
più tempo del previsto”, ha affermato. Per proseguire nel negoziato diretto riattivato
lo scorso mese a Washington, il presidente palestinese, Abu Mazen, chiede che venga
ripristinata la moratoria scaduta il 26 settembre sulla costruzione degli insediamenti
nei Territori dell'Anp.
A Belgrado 141 feriti per gli scontri alla manifestazione
anti-gay pride Scontri a Belgrado durante una contro-manifestazione in occasione
del gay pride, tenutosi nella capitale serba ieri: 141 i feriti, tra cui circa 120
poliziotti che hanno tutelato e difeso la manifestazione dall’attacco di circa 6000
facinorosi, appartenenti all’ala estremista e xenofoba del partito di destra e vicini
agli hooligan delle due squadre di calcio della città. Gli scontri, avvenuti
al margine della manifestazione principale, hanno visto il lancio di bombe, molotov
e irruzioni nella sede del “Partito democratico” e in parlamento al grido di “morte
ai gay”. I più facinorosi, circa 150 manifestanti, si sono dispersi dopo il lancio
di lacrimogeni, per poi tornare all'azione nelle strade limitrofe, dove sono stati
danneggiati due autobus e un veicolo della polizia è stato dato alle fiamme.
Prove
ufficiali per il futuro leader della Corea del Nord Continuano le presentazioni
ufficiali del probabile futuro leader nordcoreano, Kim Jon Un, terzogenito dell’attuale
leader, Kim Jong Il. Ieri, Kim Jon Un ha presenziato ufficialmente alle parate militari
svoltesi a Pyongyang, la capitale del Paese, in occasione del 65.mo anniversario del
Partito dei lavoratori al potere. La presenza del giovane, che dovrebbe avere 27 o
28 anni ed è diventato il mese scorso generale a quattro stelle, è apparsa un'ulteriore
prova che il giovane Kim è destinato a succedere il padre, le cui condizioni di salute
non sono buone. Nel corso della parata, una delle più imponenti degli ultimi anni,
il giovane ha incontrato il primo esponente di un governo straniero, Zhou Yongkang,
uno dei nove membri del comitato permanente del politburo del partito comunista
cinese. La Cina è l'unico Paese che ha stretti rapporti con al Corea del Nord e il
leader del partito comunista di Pechino, Hu Jintao, ha mandato un messaggio di congratulazione
a Pyongyang in occasione della ricorrenza.
Riunito il Comitato sulla sicurezza
alimentare della Fao Si è aperta questa mattina nel quartier generale romano
la riunione del Comitato sulla sicurezza alimentare, Csa, in occasione della Giornata
mondiale dell'Alimentazione 2010, che sarà celebrato il prossimo venerdì. Alla presenza
dei rappresentanti governativi, della società civile e dei responsabili delle agenzie
Onu si discuterà del dossier pubblicato dalla Fao, secondo cui gli affamati nel mondo
sono oggi almeno 925 milioni, con 22 Paesi in “crisi prolungata”. Il tema centrale
è quello del land grabbing, la vendita di terreni coltivabili a investitori
privati, che ha spesso impatti negativi sulla vita dei contadini poveri: il fenomeno
è aumentato di dieci volte rispetto agli anni precedenti e solo l’anno scorso ha visto
la vendita di territori pari all’intera superficie della Svezia. Altro tema cruciale,
su cui il Csa redigerà un rapporto, è quello della volatilità dei prezzi alimentari,
causa e al tempo stesso effetto della recente crisi alimentare globale. Il direttore
generale della Fao, Jacques Diouf, aprendo i lavori della XXXVI sessione del Comitato
sulla sicurezza alimentare mondiale ha annunciato che "è vitale che siano stabilite
partnership e collegamenti a livello nazionale attraverso meccanismi adeguati
e riconosciuti come i gruppi tematici e le alleanze nazionali per la sicurezza alimentare”.
(Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza e Marco Onali)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 284
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