2010-10-11 15:52:37

La moglie del dissidente cinese neo Premio Nobel agli arresti domiciliari


Continuano le polemiche in Cina in seguito alla consegna del Premio Nobel per la pace al dissidente, Liu Xiaobo. La moglie del letterato, dopo un incontro in carcere con il marito durante il quale ha comunicato all’uomo la vittoria del premio, è stata messa agli arresti domiciliari. Lo ha comunicato la stessa Liu Xia dal suo portale Twitter, confermando le voci che da giorni comunicavano la notizia: la donna ha chiesto pubblicamente aiuto, dichiarando di non avere più contatti con il mondo esterno. Fonti dell’UE fanno sapere che la polizia cinese ha impedito oggi ad un gruppo di diplomatici dell'Unione Europea di visitare Liu Xia. Critiche al governo di Pechino arrivano oggi dal Dalai Lama, Nobel per la pace nel 1989: ha detto che il governo di Pechino “non apprezza affatto le diversità di opinione” e ha aggiunto che dar vita a una società aperta e trasparente è “l'unico modo per salvare tutte i popoli della Cina”. A Hong Kong, invece, dinanzi la rappresentanza cinese, una ragazza è stata arrestata e poi rilasciata dopo aver festeggiato la notizia del Nobel insieme ad un gruppo di attivisti politici stappando una bottiglia di champagne.

Secondo giornalista in due settimane arrestato in Somalia
Ancora un giornalista arrestato dagli Shabaab in Somalia. È il secondo nel giro di due settimane. Le manette nei confronti di Hassan Mohamud Halane, direttore di Radio Mandeeq, sono scattate sabato scorso nella città di Hawo, nella regione sudoccidentale somala di Gedo, mentre il reporter stava rientrando da un seminario ad Hargeisa nel Somaliland, organizzato da un'organizzazione di aiuti internazionali. Al-Shabaab lo accusa di avere partecipato al workshop. Lo rende noto l'Unione nazionale dei giornalisti somali (Nusoj), che ha condannato la misura repressiva. Il 26 settembre scorso, i ribelli legati ad al Qaeda avevano arrestato Mohamed Qani Hussein Kuusow, stringer per due emittenti locali, che stava conducendo un'inchiesta sui movimenti delle truppe del governo transitorio somalo a Doolow. L'uomo è ancora in carcere.

In Italia le salme degli alpini uccisi in Afghanistan, domani i funerali
Sono state accolte dalle massime cariche dello Stato italiano le salme dei quattro alpini uccisi sabato scorso in un’imboscata in Afghanistan e giunte stamani all'aeroporto romano di Ciampino. I funerali si svolgeranno domani nella capitale alle 10.30, nella basilica di S. Maria degli Angeli. Oggi, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, conferma alla stampa l'ipotesi di consegnare al governo di Kabul la provincia di Herat entro il 2011 e ribadisce il principio che l’Italia non andrà in un'altra zona.

Karzai conferma negoziati non ufficiali con talebani
Il presidente afgano, Hamid Karzai, ha confermato ieri sera, in un'intervista alla Cnn, l'esistenza “da diverso tempo” di negoziati non ufficiali con i talebani, per cercare di mettere fine alla guerra che da nove anni insanguina il Paese dell'Asia centrale. Intanto, 15 talebani che si erano infiltrati dal Pakistan nella provincia meridionale afghana di Paktika sono stati uccisi in un raid aereo della Nato.

Il Pakistan riapre le frontiere ai mezzi Nato, violenze e un sisma scuotono il Paese
Sembra non avere fine la questione dei mezzi Nato di passaggio dall’Afghanistan al Pakistan: nonostante la riapertura dei varchi, un mistero avvolge la scomparsa di 500 autobotti. Proseguono poi le violenze, oggi una forte scossa di terremoto ha fatto tremare un’area nei pressi di Islamabad ma, pare, senza vittime. Il servizio di Marco Onali:RealAudioMP3

Rimane tesa la situazione in Pakistan, nonostante la riapertura delle frontiere con l’Afghanistan per i mezzi di rifornimento delle truppe Nato. Dopo la pubblicazione di un rapporto congiunto in cui l'organismo atlantico riconosceva la violazione dello spazio aereo pakistano - pur affermando di aver sparato per legittima difesa, e dopo le scuse per il “terribile incidente”, che aveva provocato la morte di tre militari pakistani, da parte dell'ambasciatrice americana in Pakistan - Islamabad ha ieri annunciato la riapertura dei valichi. Le dogane del Paese hanno tuttavia aperto un'inchiesta, su richiesta della Corte suprema, su 500 autobotti e automezzi con rifornimenti per le truppe Nato che, dopo aver lasciato Karachi per dirigersi verso Kandahar, in Afghanistan, non hanno mai raggiunto il punto di frontiera pakistano-afgano di Chaman. Nella stessa regione, fondamentalisti islamici hanno distrutto due scuole elementari per bambine e una scuola elementare per bambini nella zona tribale di Saafi. Secondo fonti pakistane, nel corso di raid aerei americani lo scorso giovedì è rimasto ucciso il consigliere libico di Osama Bin Laden, Atiyatullah Abdel Rahman, sul quale esisteva una taglia di un milione di dollari.

La Francia confida in un compromesso sugli insediamenti ebraici
Il ministro degli Esteri francese, Bertand Kouchner, ha detto che il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, sta cercando di trovare un compromesso sugli insediamenti ebraici in Cisgordania, ma che questo sforzo potrebbe richiedere più tempo del previsto. “Malgrado le diverse posizioni, quanto ha detto Natanyahu è incoraggiante”, ha affermato Kouchner in una conferenza stampa tenuta ieri sera a Gerusalemme dopo un incontro avuto con il capo del governo dello Stato ebraico, assieme al ministro degli Esteri spagnolo, Miguel Angel Moratinos. “È ancora alla ricerca di un compromesso che possa soddisfare sia i palestinesi sia il popolo israeliano, ci ha assicurato che gli sforzi continuano e che tali sforzi però potrebbero prendere più tempo del previsto”, ha affermato. Per proseguire nel negoziato diretto riattivato lo scorso mese a Washington, il presidente palestinese, Abu Mazen, chiede che venga ripristinata la moratoria scaduta il 26 settembre sulla costruzione degli insediamenti nei Territori dell'Anp.

A Belgrado 141 feriti per gli scontri alla manifestazione anti-gay pride
Scontri a Belgrado durante una contro-manifestazione in occasione del gay pride, tenutosi nella capitale serba ieri: 141 i feriti, tra cui circa 120 poliziotti che hanno tutelato e difeso la manifestazione dall’attacco di circa 6000 facinorosi, appartenenti all’ala estremista e xenofoba del partito di destra e vicini agli hooligan delle due squadre di calcio della città. Gli scontri, avvenuti al margine della manifestazione principale, hanno visto il lancio di bombe, molotov e irruzioni nella sede del “Partito democratico” e in parlamento al grido di “morte ai gay”. I più facinorosi, circa 150 manifestanti, si sono dispersi dopo il lancio di lacrimogeni, per poi tornare all'azione nelle strade limitrofe, dove sono stati danneggiati due autobus e un veicolo della polizia è stato dato alle fiamme.

Prove ufficiali per il futuro leader della Corea del Nord
Continuano le presentazioni ufficiali del probabile futuro leader nordcoreano, Kim Jon Un, terzogenito dell’attuale leader, Kim Jong Il. Ieri, Kim Jon Un ha presenziato ufficialmente alle parate militari svoltesi a Pyongyang, la capitale del Paese, in occasione del 65.mo anniversario del Partito dei lavoratori al potere. La presenza del giovane, che dovrebbe avere 27 o 28 anni ed è diventato il mese scorso generale a quattro stelle, è apparsa un'ulteriore prova che il giovane Kim è destinato a succedere il padre, le cui condizioni di salute non sono buone. Nel corso della parata, una delle più imponenti degli ultimi anni, il giovane ha incontrato il primo esponente di un governo straniero, Zhou Yongkang, uno dei nove membri del comitato permanente del politburo del partito comunista cinese. La Cina è l'unico Paese che ha stretti rapporti con al Corea del Nord e il leader del partito comunista di Pechino, Hu Jintao, ha mandato un messaggio di congratulazione a Pyongyang in occasione della ricorrenza.

Riunito il Comitato sulla sicurezza alimentare della Fao
Si è aperta questa mattina nel quartier generale romano la riunione del Comitato sulla sicurezza alimentare, Csa, in occasione della Giornata mondiale dell'Alimentazione 2010, che sarà celebrato il prossimo venerdì. Alla presenza dei rappresentanti governativi, della società civile e dei responsabili delle agenzie Onu si discuterà del dossier pubblicato dalla Fao, secondo cui gli affamati nel mondo sono oggi almeno 925 milioni, con 22 Paesi in “crisi prolungata”. Il tema centrale è quello del land grabbing, la vendita di terreni coltivabili a investitori privati, che ha spesso impatti negativi sulla vita dei contadini poveri: il fenomeno è aumentato di dieci volte rispetto agli anni precedenti e solo l’anno scorso ha visto la vendita di territori pari all’intera superficie della Svezia. Altro tema cruciale, su cui il Csa redigerà un rapporto, è quello della volatilità dei prezzi alimentari, causa e al tempo stesso effetto della recente crisi alimentare globale. Il direttore generale della Fao, Jacques Diouf, aprendo i lavori della XXXVI sessione del Comitato sulla sicurezza alimentare mondiale ha annunciato che "è vitale che siano stabilite partnership e collegamenti a livello nazionale attraverso meccanismi adeguati e riconosciuti come i gruppi tematici e le alleanze nazionali per la sicurezza alimentare”. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza e Marco Onali)


Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 284

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