Indonesia: migliaia in fuga da Wasior, colpita dalle alluvioni
Migliaia di persone stanno scappando in queste ore da Wasior, piccolo centro della
Papua occidentale a maggioranza cristiana, colpito la scorsa settimana da alluvioni
così pesanti da aver provocato dei veri e propri torrenti. Secondo Eka Woysiri, rappresentante
locale del governo, le vittime sono salite a 146. Ci sono migliaia di feriti e centinaia
di dispersi. Molti sfollati parlano di danni “simili a quelli dello tsunami”. Al momento
sono in viaggio verso Manokwari, la capitale provinciale: il ritardo negli aiuti e
nell’intervento statale li hanno costretti a scappare a piedi per non morire. La maggior
parte degli oltre 4.300 rifugiati - riferisce l'agenzia AsiaNews - è composta da madri
con bambini piccoli. Dato che alla base della tragedia c’è la devastante deforestazione
in atto nell’area, sono fermamente intenzionate a non tornare più. Il colonnello Edward
Sitorius, che coordina l’operazione a sostegno delle vittime, spiega: “Non c’è stato
verso di farli rimanere qui. La distruzione è totale, e hanno preferito scappare”.
A Wasior, tra l’altro, sta diffondendosi un’atmosfera fetida: alla base del fenomeno
ci sono i circa 3 metri di fango stagnante che occupano le strade principale. Oggi
Wasior sembra una città fantasma, abitata soltanto dalla mota: non c’è più traccia
delle 7mila persone che l’abitavano, e circa l’80 % degli edifici, privati o statali,
è stato distrutto. Ovviamente non c’è elettricità e manca acqua corrente. La visita
del presidente Susilo, programmata per oggi, è stata rimandata per permettere alle
squadre di soccorso di operare senza distrazioni. (R.P.)