2010-10-10 14:31:39

Papua Nuova Guinea: la Chiesa per l’emancipazione della donna


L’auspicio è che “le donne papuane lottino e acquisiscano le libertà, il riconoscimento dell’uguaglianza, della dignità e della corresponsabilità nella Chiesa, nella società e nella politica”. E’ quanto è emerso dall’ultimo Congresso delle donne cattoliche tenutosi recentemente ad Aitape, in Papua Nuova Guinea, seconda una nota di Fides. Sotto la guida dei rappresentanti della Chiesa locale, fra cui mons. Otto Separy, vescovo di Aitape, un centinaio di rappresentanti dei movimenti e delle realtà femminili cattoliche, provenienti da cinque diocesi della nazione, hanno dato vita ad una intensa settimana di riflessione, confronto e dibattito per ribadire il valore della vita, dell’uguaglianza e della libertà per le donne in Papua Nuova Guinea, e per sottolinearne il ruolo nella famiglia, nel matrimonio e nella nuova evangelizzazione, in sintonia con l’Esortazione Apostolica post-sinodale di Giovanni Paolo II “La Chiesa in Oceania”. Ai presenti mons. Separy ha ribadito la necessità di abolire il “commercio delle mogli” - che nel Paese vengono vendute dai genitori ai futuri mariti per poche migliaia di Euro - e di contrastare il progetto di legge che intende approvare e diffondere nella nazione le “case di prostituzione”. Il presule ha poi espresso il proprio dissenso verso la pratica della poligamia, diffusa nel Paese, la quale – ha spiegato - “non fa parte della nostra cultura papuana, è stata introdotta da stranieri asiatici. E’ contro la Bibbia e contro il diritto di uguaglianza. Con la poligamia il maschio legalizza la sua infedeltà alla propria moglie”. Sul tema della contraccezione il vescovo di Aitape ha quindi sottolineato che “Contraccezione, condom, aborto: sono tutte manifestazioni del rendere la donna oggetto e manipolazione del maschio, senza che questi abbia coscienza della dignità della donna e rispetto per essa e per la sua natura e ruolo di sposa e madre”. Il vescovo ha esortato quindi a “diffondere la conoscenza e la pratica dei metodi naturali e l’idea della paternità e maternità responsabile”, come pure a sradicare il generale atteggiamento di sottomissione e di accettazione della realtà esistente, da parte delle donne papuane. (C.D.L.)







All the contents on this site are copyrighted ©.