2010-10-09 08:51:19

La coscienza specchio della verità: la Chiesa celebra oggi il Beato John Henry Newman


La Chiesa celebra oggi per la prima volta la Festa del Beato John Henry Newman, elevato all’onore degli altari da Benedetto XVI lo scorso 19 settembre a Birmingham. Nel suo storico viaggio nel Regno Unito, il Papa ha più volte sottolineato l’attualità del pensiero del grande pastore e teologo inglese del XIX secolo. In particolare, il Pontefice ha messo l’accento sul binomio coscienza-verità nell’opera e nella vita di Newman. Proprio su questo aspetto si sofferma padre Herman Geissler, direttore del “Centro internazionale degli amici di Newman”, nell’intervista di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

R. – A differenza di tanti nostri contemporanei, Newman intende con coscienza non la mera opinione personale, e ancora di meno l’arbitrio. La coscienza è per lui - ed è un’espressione famosa – “il vicario originario di Cristo”. La coscienza, per Newman, è quel santuario in cui ogni uomo può sentire l’eco della voce di Dio, e questa è una voce che lo chiama, lo corregge, lo conduce; una voce che sotto l’influsso dello Spirito, apre il suo cuore ad accogliere la Parola di Dio: la Verità in persona. Questa verità, da parte sua, illumina poi la coscienza perché sia una coscienza retta, una coscienza formata e perché l’uomo possa trovare la pace vera e duratura. Newman ci mostra, così, in sintesi, che la coscienza – di fondamentale importanza per l’uomo moderno – non sia in contrasto con la verità; al contrario: nella coscienza, Dio tocca ciascuno di noi in modo personale…

D. – Il Papa, parlando ai giovani nella Veglia ad Hyde Park, li ha invitati ad essere come Newman: appassionati della verità anche se questo può avere un costo molto alto…

R. – Vorrei ricordare che Newman ha sempre denunciato il cosiddetto “liberalismo religioso”. Una simile concezione della religione è errata; anzi, secondo Newman, è il nemico più grande dell’uomo. Infatti, se non esiste una verità su Dio, su me stesso, sul mondo, sul bene e sul male, manca ogni punto di riferimento per l’uomo. Tutto ciò dimostra che il liberalismo religioso o, come diciamo oggi, il relativismo, distrugge l’uomo e ci fa comprendere, tutto questo, nuovamente, che la verità è un gran bene, da cercare con umiltà, da vivere con coerenza e da annunciare e da difendere con forza, seguendo l’esempio luminoso del Beato John Henry Newman, anche se questo può avere un costo alto. Ma ricordiamo: tutti i discepoli del Signore partecipano non solo alle gioie del loro Maestro, ma anche alle sue sofferenze.

D. – Alla Messa di Beatificazione a Birmingham il Papa ha fatto suo l’appello di Newman per un laicato non arrogante, preparato; un laicato che sa in cosa credere. Ecco, sul ruolo dei laici della Chiesa il nuovo Beato fu davvero profetico…

R. – E’ verissimo! Newman si è sempre impegnato, da anglicano e poi anche da cattolico, per una buona formazione dei laici. Senza mettere in discussione il compito dei pastori, ha evidenziato il ruolo specifico che hanno i fedeli laici nel Corpo della Chiesa. Essi, in quanto battezzati e cresimati, fanno parte a pieno titolo dell’organismo della Chiesa e svolgono una missione importante e insostituibile. Newman ha sottolineato che tutti i membri della Chiesa, e in modo particolare anche i laici, sono chiamati ad essere testimoni. Newman ci invita tutti ad essere testimoni autentici e gioiosi della verità che ci libera e ci salva.







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