Il cardinale Bertone: riconoscere i diritti delle confessioni religiose nell’Ue
Il dialogo tra Stato e Chiesa, il bene integrale della persona umana e il diritto
delle confessioni religiose a essere riconosciute nell’ambito dell’Unione Europea,
come nei singoli Paesi. Questo il contenuto del messaggio inviato dal cardinale segretario
di Stato Tarcisio Bertone a Giorgio Feliciani, presidente del Centro studi sugli enti
ecclesiastici (Cesen) che ha organizzato a Roma il convegno “Diritto dell’Unione Europea
e status delle confessioni religiose”. Ce ne parla Roberta Barbi:
Un rapporto,
quello tra Chiesa e Stato, che si è ormai arricchito di un nuovo importante interlocutore:
l’Unione Europea. Il segretario di Stato ha voluto sottolineare il contributo che
la Chiesa cattolica, attraverso i suoi membri, ha offerto alla costruzione dell’Europa
unita e auspica che da questa istituzione sovranazionale, come dai singoli Paesi,
venga il giusto riconoscimento dei diritti delle confessioni religiose e del ruolo
che esse rivestono nella sfera pubblica. A questo proposito il cardinale Bertone ha
ricordato le parole di Benedetto XVI nel suo recente viaggio nel Regno Unito, in cui
ha ribadito come la religione non possa e non debba essere mai negata o emarginata
dalle istituzioni e quanto il suo apporto sia vitale per la convivenza civile. A volte
terreno fertile di collaborazione, altre volte motivo di contrasto tra la comunità
ecclesiale e quella civile, è il bene integrale della persona umana, che il porporato
ha voluto evidenziare scorrendo i vari argomenti trattati nel convegno: l’educazione,
il matrimonio, la famiglia, il regime fiscale. L’interesse del mondo accademico per
lo studio dei rapporti tra comunità civile e confessioni religiose, infatti, secondo
la Santa Sede offrirà alla società e alle Chiese un valido aiuto per cogliere le nuove
sfide, ma anche le nuove opportunità del processo d’integrazione europea. Uno dei
compiti della ricerca scientifica, infine, è proprio essere attenta ai mutamenti della
realtà e vedere lo sviluppo del presente, in modo da dirigersi verso il futuro con
maggiore sicurezza.