2010-10-09 08:18:04

Austria: cattolici e protestanti criticano la durezza delle espulsioni


L’Azione Cattolica austriaca (Kaö) ha criticato aspramente l’arresto e la successiva espulsione di un kosovaro che viveva da sei anni in Austria, insieme alle sue due bambine di otto anni. “In uno Stato come l’Austria, vincolato al rispetto dei diritti umani, non può accadere una cosa simile”, ha deplorato la presidente Luitgard Derschmidt in un’intervista con l’agenzia di stampa cattolica austriaca Kathpress e rilanciata dal Sir. Secondo la legale della famiglia, Karin Klaric, l’uomo non ha potuto neanche fare i bagagli. “Non è stato concesso il diritto di permanenza ad una famiglia senza macchie e perfettamente integrata”, ha denunciato Klaric. Dermschmidt ha sottolineato anche il fatto che in questa vicenda i diritti dei bambini “sono stati rozzamente ignorati”. Dura reazione anche da parte dell’organizzazione evangelica Diakonie. “ È preoccupante l’eccessiva durezza con cui si procede ora nelle espulsioni”, ha detto Michael Chalupka, direttore di Diakonie. “Non va bene parlare dei valori ‘famiglia’ e amore cristiano per il prossimo’ predicati ovunque nei discorsi della domenica, negandoli però a persone che si trovano in stato di bisogno. I tanto citati ‘valori cristiani dell’Occidente’ devono valere per tutti”, ha ammonito.







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