2010-10-07 15:22:00

Afghanistan. Karzai apre il Consiglio di pace: al via il dialogo con i talebani


Il presidente afghano, Hamid Karzai, ha inaugurato l'Alto Consiglio di pace, che dovrebbe avviare un processo di integrazione dei talebani e degli insorti. Karzai ha ribadito l'invito al dialogo ai gruppi ribelli. Il Consiglio comprende 68 membri tra i quali gli ex presidenti Burhanuddin Rabbani e Sibghatullah Mujadadi. Il progetto era stato approvato a giugno in occasione della Loya jirga per la pace a Kabul. Intanto, arrivano nuove conferme dei negoziati segreti avviati da Karzai con alcune frange della guerriglia affinché abbandonino le armi. Notizie, dunque, che fanno sperare per il futuro del Paese, anche se la situazione sul terreno resta difficile come conferma Luca Lo Presti, direttore dell’ong Pangea Onlus, raggiunto telefonicamente a Kabul da Stefano Leszczynski:RealAudioMP3

R. – Questa jirga della pace ci può dare qualche speranza, ma la popolazione non vede ancora una luce. E l’interrogativo che tutti si pongono qua – ed io riporto solo la voce di strada – è alla fine: chi sono questi talebani? Perché nessuno li vuole qui. Anzitutto, in molti dubitano del fatto che siano afghani, perché con questi attacchi omicidi e suicidi uccidono gli afghani stessi.

D. – Insomma, l’impressione dal terreno non è buona. La popolazione civile come sta vivendo in questo periodo?

R. – Faccio un esempio su tutti: gli aiuti umanitari, così tanto decantati. Qui, le scuole funzionano solo due ore al giorno: dalle 8.00 alle 10.00 del mattino, perché non ci sono i soldi per pagare gli insegnanti. E la stessa qualità degli insegnanti è bassissima, perché chi era veramente edotto è fuori dal Paese e gli insegnanti che sono qui, con salari verso la soglia della povertà, sanno a malapena leggere e scrivere. Chiaramente, ciò stride con il potere economico e geopolitico che questi signori della guerra, i colletti bianchi della guerra, vogliono gestire rispetto a quelle che sono le condizioni reali della vita, in un Paese che sembra non riuscire a progredire e dove si ha la convinzione che nessuno voglia farlo progredire.

D. – Quindi, la sensazione è che fino ad oggi nessuno ha lavorato, in realtà, alla ricostruzione di un tessuto sociale in Afghanistan...

R. – Qualche sforzo è stato fatto adesso, perché veniva la stampa per documentare le azioni. L’unico posto dove si sta un po’ meglio è Herat, dove un signore della guerra, peraltro non certo una persona portatrice di diritti umani, ha dedicato parte delle sue attenzioni alla popolazione civile. E’, però un’iniziativa di uno dei tanti signori della guerra - in questo caso Ismail Khan - che ha deciso in maniera quasi "socialista" di portare beneficio alla sua popolazione, gestendo però una sharia in maniera cruenta e non vivendo di certo una situazione di rispetto dei diritti umani. Io ho l’impressione che come sempre la popolazione civile - come in ogni conflitto, come in ogni parte del mondo, dove gli interessi geopolitici ed economici sono grandi - sia solo una pedina su una scacchiera, dove si gioca un grande gioco.

Pakistan, raid droni Usa
Proseguono i raid americani sulle roccaforti dei talebani in Pakistan. E' è di almeno undici morti il bilancio degli ultimi due attacchi portati da aerei senza piloti statunitensi nella regione tribale del Waziristan. Il governo di Islamabad ha protestato ufficialmente per l’intensificarsi dei bombardamenti sul proprio territorio, definendoli controproducenti in termini di “conquista dei cuori e delle menti della popolazione”.

Terrorismo Europa
L'allarme attentati in Europa rilanciato dalle autorità statunitensi “è reale” e non va assolutamente sottovalutato. Lo ha detto il coordinatore della lotta al terrorismo dell’Unione Europea, a poche ore dal Consiglio dei ministri degli Interni della Ue che si tiene oggi a Lussemburgo e che mira alla definizione di una strategia comune, anche in seguito alle segnalazioni di cittadini occidentali jiadisti, pronti a colpire dopo un periodo di addestramento in Afghanistan e Pakistan.

Ungheria
All'indomani della fuoriuscita di oltre un milione di metri cubi di fango tossico da un impianto di alluminio ad Ajka, nell'ovest dell’Ungheria, si fa la conta del disastro ambientale e del numero delle vittime. Gli sforzi delle autorità sono volti a scongiurare una contaminazione delle acque dei fiumi. Particolare attenzione è rivolta al Danubio, che è stato raggiunto dai liquidi tossici in mattinata. Tuttavia, secondo la Protezione civile ungherese, il valori registrati per il momento non risultano allarmanti per l’ecosistema del secondo fiume europeo, mentre risulta compromesso quello dell’affluente Marcal.

Nuova giornata di scioperi in Grecia: fermo tutto il settore pubblico
Nuova giornata di scioperi in Grecia. Incrociano le braccia i dipendenti pubblici: fermi uffici statali, amministrazioni locali, poste, dogane e ospedali. Al blocco aderiscono anche i controllori di volo, che hanno paralizzato per quattro ore il traffico nazionale e internazionale. Lo sciopero, che si aggiunge ai sette generali già indetti contro l'austerity, è stato convocato dalle principali firme sindacali per bloccare la prevista riforma della busta paga degli statali. Alla protesta aderiscono anche gli studenti, che stanno occupando più di 100 tra scuole e università in tutto il Paese. Il premier, Papandreu, ha annunciato che qualunque sia la revisione al rialzo del deficit 2009 da parte di Eurostat “non vi saranno nuove misure” di austerità che graveranno sui cittadini.

Francia, modifiche alla riforma sulle pensioni per aiutare le mamme in difficoltà
Non si ferma il dibattito sulle riforme del sistema pensionistico in Francia. Dopo le mobilitazioni nazionali degli scorsi giorni, il presidente Sarkozy ha annunciato la modifica di alcune misure in favore di particolari categorie di donne. Gli emendamenti presentati permetteranno alle madri di almeno tre bambini o ai genitori di bambini con handicap, di beneficiare di una pensione a tasso massimo a 65 anni invece che a 67, come previsto dalla riforma. Per finanziare l'aumento dei costi, stimato in 3,4 miliardi di euro, il governo aumenterà le tasse sui guadagni nelle vendite immobiliari.

Caldo record in Russia, aumentate le vittime in tutto il Paese
È di oltre 191 mila morti il drammatico bilancio del caldo record che lo scorso agosto ha imperversato sulla Federazione Russa, circa 41 mila vittime in più rispetto all'agosto dell’anno precedente. Secondo le stime ufficiali diffuse oggi dall’Agenzia statistica di Stato, tra le zone più colpite fugura la regione di Volgograd, l'ex Stalingrado, con un incremento nei decessi del 75,2 per cento, seguita dalle regioni di Lipetsk (+68,7%) e di Mosca, dove l’aumento è stato del 68,6 per cento. Oltre alla canicola killer, le cause dell’aumento dei decessi vanno riscontrate anche nei devastanti incendi che hanno provocato nubi tossiche in diversi parti del Paese.

Italia: attacco all sede della Cisl
Unanime solidarietà dal mondo politico italiano nei confronti della Cisl all’indomani degli attacchi subiti alla sede nazionale del sindacato a Roma. Ieri mattina, esponenti di un gruppo non identificato, che si firma “Action diritti in movimento”, avevano imbrattato gli uffici con uova e vernice rossa e lanciato alcuni fumogeni. L’episodio, su cui indaga ora la Digos, è solo l’ultimo di una serie di attacchi e contestazioni che di recente hanno avuto come obiettivo la Cisl, accusata di eccessiva condiscendenza nei confronti del governo e della dirigenza della Fiat, in un momento cruciale per decisioni che riguardano l’occupazione e i diritti dei lavoratori. Che cosa sta succedendo, dunque, all’interno delle forze sindacali? Luca Collodi lo ha chiesto al segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni:RealAudioMP3

R. – Sta succedendo che taluni vogliono neutralizzare la nostra autonomia e la nostra libertà, la libertà di un’organizzazione con quattro milioni e mezzo di iscritti. Non si vuole fare esercitare questa libertà e questa autonomia, e non solo da parte di alcuni facinorosi. Non mi preoccupano tanto loro, mi preoccupa il clima che si crea prima, quando la mia organizzazione non dovrebbe essere libera di trattare i fatti che riguardano la sua vocazione - quella di fare accordi per milioni di lavoratori, per esempio in questo caso assieme alla Uil - perché c’è un’altra che non è d’accordo. Oppure, che non dovrebbe affermare che non esistono governi amici e governi nemici e questo poi, qualora si arrivi ad accordi, comporta che qualcuno ti dice che tu in questo modo invalidi la Costituzione.

D. – Oggi, sul quotidiano Repubblica, Guglielmo Epifani dice: siamo pronti a punire chi sbaglia, ma non prendiamo lezioni da nessuno …

R. – Che Epifani dica che punirà chi sbaglia nella sua organizzazione è un fatto positivo. Però, mi permetto di dire che farebbe bene a ritornare indietro con la moviola e rivedersi tutti i cartelli che ingiuriavano la Cisl per dire ai suoi che quelle cose sono sbagliate e sono il carburante per accendere situazioni nelle quali potrebbero inserirsi elementi davvero molto pericolosi. Io voglio molto bene all’unità di tutte le associazioni dei sindacati, perché questo fa il bene del Paese, dell’Italia. Ma una unità che nega il pluralismo credo che non serva. Serve, invece, far evolvere culturalmente e politicamente e nei rapporti la cultura del rispetto di ciascuna posizione, in un Paese dove la classe politica, per la verità, si comporta al contrario lanciando accuse tutti i giorni e smarrendo anche il senso della responsabilità.

Cina – Ue economia
Si è chiuso tra le tensioni il Summit tenutosi ieri a Bruxelles tra Unione Europea e Cina, tanto da far saltare la conferenza stampa finale, anche se le motivazioni ufficiali sono state di tipo logistico. Il premier cinese, Wen Jiabao, ha ribadito il suo "no" alla rivalutazione dello yuan, spiegando che un apprezzamento brusco della valuta di Pechino “porterebbe molte imprese cinesi al fallimento”, creando così “problemi sociali”. Il pressing per il rialzo della valuta cinese era iniziato lunedì scorso, nel corso del Vertice Ue con i maggiori Paesi asiatici.

Cina, inondazioni
In Cina, si aggrava il bilancio delle forti piogge torrenziali che si stanno abbattendo in particolare sulla provincia insulare di Hainan. Oltre 130 mila persone sono state evacuate e più di 550 villaggi sono stati sommersi dalle inondazioni, inclusi numerosi resort turistici. Le autorità non hanno segnalato vittime.

Cile, quasi liberi i minatori
Svolta positiva nelle operazioni di salvataggio dei minatori cileni. Dopo l’empasse tecnico di ieri, gli operatori sono riusciti a scavare fino 500 metri di profondità, fermandosi a soli 120 metri dalla camera di sicurezza dove sono rifugiati i 33 lavoratori. Tuttavia i soccorritori fanno sapere che gli ultimi metri presentano i rischi maggiori e sono previste diverse soste per analizzare i materiali e le condizioni del tunnel scavato. Rimane, dunque, ancora incerta la data esatta in cui verranno liberati i minatori anche se è certo che avverrà tra il prossimo fine settimana e martedì 12 ottobre.

Incidente aereo in Tagikistan: è giallo sulle vittime
Incidente aereo in Tagikistan dove un elicottero militare impegnato in azioni di guerriglia contro i fondamentalisti islamici attivi nella zona è precipitato. Ancora incerto il bilancio dei morti: fonti militari annunciano la morte di tutti e 28 i militari a bordo, mentre l'ufficio della guardia nazionale ha confermato solo quattro decessi chiarendo che l'incidente sarebbe stato causato da una avaria al motore. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra e Marco Onali)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 280

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