Corea del Sud: tre giorni di preghiera interreligiosa contro il Progetto dei grandi
fiumi
Le quattro maggiori confessioni religiose della Corea del Sud continuano a operare
insieme per fermare il “Progetto di recupero dei quattro grandi fiumi”, voluto e portato
avanti dal governo di Lee Myung-bak. Cattolici, protestanti, buddisti tradizionali
e quelli dell’Ordine Jogye - afferma AsiaNews - si sono infatti accordati per 3 giorni
di veglie e preghiere contro il piano. Inoltre, i leader religiosi hanno lanciato
il boicottaggio dei prodotti di quelle aziende che stanno sponsorizzando il Progetto.
Il Progetto, fortemente sostenuto dalla Casa Blu di Seoul, prevede una serie di iniziative
e di scavi nei pressi dei quattro principali corsi d’acqua del Paese. Uno di questi,
il Grande Canale, è stato già sconfessato nel 2008 dalla diocesi di Incheon. Il Canale
prevede la creazione di una “autostrada acquatica” per unire Seoul a Busan: in pratica,
si tratta di uno scavo pari a 540 chilometri che mette in comunicazione i fiumi Han
e Nankdong. Secondo i critici, il piano mette a rischio le risorse di acqua potabile
e l’equilibrio ecologico del Paese. Per il nuovo governo, invece, rappresenta un’occasione
“unica” per liberare le autostrade dal trasporto merci e per rinnovare il mercato
del turismo. In ogni caso, l’esecutivo ha stanziato circa 13 miliardi di euro per
il programma. Per gli oppositori, si tratta di “denaro sprecato”. Lo scorso 3 ottobre,
i gruppi religiosi hanno annunciato la decisione di lanciare la veglia e il boicottaggio.
Inoltre, stanno pensando a un referendum da proporre alla popolazione per bloccare
il progetto. Secondo Maeng Joo-hyung, membro della Commissione per la solidarietà
cattolica, spiega: “È la prima volta, nella storia religiosa della Corea, che i credenti
delle religioni maggiori si uniscono per pregare e digiunare insieme”. Il boicottaggio
colpirà alcune delle maggiori aziende del Paese. Fra queste la Hyundai, la Samsung,
la Daewoo, la Posco e il Consorzio Hanyang. La collaborazione religiosa contro il
progetto, tuttavia, va avanti da tempo. Dallo scorso 13 agosto, ad esempio, ogni venerdì
i gruppi delle varie fedi si uniscono davanti al Cancello Daehan di Seoul per pregare.
Inoltre, si stanno organizzando pellegrinaggi e fiaccolate sui siti di costruzione
del Progetto.