2010-10-05 14:58:09

Presentata la Gmg 2011: iscrizioni a migliaia, web e sobrietà per il raduno di Madrid, vero "laboratorio della fede"


Un’“intuizione profetica” di Papa Wojtyla, che da 25 anni “continua a stupire il mondo”. Ha definito con queste parole il “fenomeno” Gmg il cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, che questa mattina ha aperto in Sala Stampa vaticana gli interventi di presentazione della Giornata mondiale della gioventù di Madrid 2011. Con lui, tra gli altri, il cardinale arcivescovo della capitale spagnola, Antonio Maria Rouco Varela, e l’ausiliare di Madrid, mons. César Franco Martínez, coordinatore generale della Gmg. Il servizio di Alessandro De Carolis:RealAudioMP3

Una Gmg “austera” nel tempo della crisi. La Gmg dell’era dei social network, che già vive sui “muri” del web dove si incontrano i giovani. La Gmg che sfida il relativismo con il porre Cristo al centro della sua riflessione. Sono alcune delle caratteristiche principali che i massimi responsabili del prossimo raduno mondiale dei giovani di Madrid 2011 hanno messo in risalto al cospetto dei giornalisti presenti in Sala Stampa. La Gmg spagnola, hanno spiegato, promette di essere tra le più affollate fra quelle tenutesi in Europa, dove il record di presenze spetta a Roma 2000 (2.100.000), seguita da Colonia 2005 (1.700.000). Al momento, le iscrizioni per la Gmg di Madrid inaugurate a luglio su web contengono i nomi di 170 mila giovani e si pensa arriveranno a 600 mila, anche se gli organizzatori sanno bene che a iscriversi di norma è solo il 25-30% dei ragazzi che dall’11 al 21 agosto 2011 saranno effettivamente presenti in Spagna. Ma caratteristiche e dimensioni della prossima Giornata mondiale della gioventù offrono anche e soprattutto la conferma della vitalità di un “fenomeno straordinario”, che ha permesso alla Chiesa del Terzo millennio di “ritrovare il suo volto giovane”, come ha detto il cardinale Rylko, ricordando i benefici che da 25 anni milioni di giovani hanno sperimentato grazie all’intuizione di Giovanni Paolo II:

“Quanti cambiamenti di vita ne sono seguiti! Quali importanti e decisive scoperte per la vita dei giovani! La scoperta di Cristo, Via, Verità e Vita; la scoperta della Chiesa come madre e maestra e come ‘compagnia di amici’ (Benedetto XVI) che sostiene nel cammino dell’esistenza; la scoperta del Successore di Pietro come guida sicura e come amico di cui fidarsi. Per tanti giovani la Gmg è diventata una specie di ‘laboratorio della fede’”.

Le Gmg, ha proseguito il cardinale Rylko, sono “una fotografia di una gioventù molto diversa dal cliché diffuso dai media, ci mostrano una gioventù assetata di valori autentici”, una minoranza, sì, ma una “minoranza creativa”, che sta molto a cuore anche a Benedetto XVI:

“Il Papa insiste molto sul fatto che la Gmg non è riducibile soltanto ad un momento di festa. La preparazione di questo grande evento e il seguito che bisogna dare nella pastorale ordinaria ne costituiscono una parte integrante e decisiva. La festa, l’evento in sè agiscono come una sorta di catalizzatore che facilita un processo educativo già in corso. In tal senso, Papa Benedetto XVI vede nelle GMG una risposta profetica all’emergenza educativa del mondo post-moderno”.

Il cardinale Rouco Varela, che già accolse i giovani confluiti su Santiago de Compostela nel 1989, ha sottolineato come per la prima volta la Gmg ritorni in un Paese dove era già stata, anche se la fisionomia dei giovani del 2010, ha detto, è completamente differente da quella di 20 anni fa. E tuttavia, ha osservato, in particolare dall’esperienza di Santiago...

“...los jovenes que...
...i giovani partecipanti alla Giornata mondiale della gioventù si chiamano pellegrini e la categoria del pellegrinaggio marca da sempre l’esperienza della Giornata mondiale della gioventù. I giovani vanno in pellegrinaggio nel luogo dove si trova il Papa per incontrarsi lì con il Signore. Di nuovo cammino, verità e vita”.

Tra i “numeri” dell’evento, presentati in particolare dal vescovo ausiliare di Madrid, César Franco Martínez, spiccano quello dei 350 presuli che terranno le catechesi preparatorie, delle 100 mila famiglie che apriranno le loro porte ai pellegrini, o i 10 euro del “Fondo di solidarietà” richiesto a chi si iscrive e che finanzierà la partecipazione di gruppi provenienti in particolare da Paesi in via di sviluppo. Nessun contributo di denaro pubblico è stato chiesto per l’organizzazione, anche se il governo ha disposto tutta una serie di corsie preferenziali per garantire il buon funzionamento logistico della Gmg. Compresi degli speciali permessi per consentire l’ingresso in Spagna a tutti quei gruppi di giovani provenienti dai Paesi di immigrazione, ovvero dall'America Latina e dall'Africa. Tutto il programma, ha precisato mons. Martínez, sarà intriso di cultura locale:

“La jornada quiere ser...
La Giornata vuole essere, e così deve essere, secondo l’orientamento del Pontificio Consiglio dei Laici, ‘spagnola’. E’ radicata nella cultura e nella storia millenaria della Chiesa di Spagna, che non si intende se non nel Vangelo di Cristo e pertanto avrà questo tocco spagnolo, che apparirà chiaramente nella Via Crucis, perché abbiamo chiesto sculture del patrimonio storico e artistico spagnolo, le migliori sculture che vengono portate in processione durante la Settimana Santa spagnola. Sarà spagnola anche perché la sera e la notte si approfitterà per incontri ludici e festosi con i giovani”.

Il costo dell’iscrizione, è stato spiegato ancora, è stato diminuito del 20% rispetto alla Gmg di Sydney, con l’obiettivo di arrivare a un costo finale inferiore ai 54 milioni di euro spesi nel 2008. E ancora, ha aggiunto Maria de Jareguizar, direttore del Compartimento di comunicazione della Gmg:

“Serà una jornada mondial...
Sarà una Giornata mondiale della gioventù basata su Internet, che è il luogo dove ora si incontrano i giovani. Tutte le informazioni e tutto il materiale promozionale si può incontrare nella pagina ufficiale, nell’interazione delle reti sociali, come anche i video su youtube. Sono più di 200 mila i giovani che già ci ‘ammirano’, come si dice fra i giovani. Le reti sociali ammirano la Giornata mondiale della gioventù e ci permettono di stare su Facebook, dando la testimonianza di amici, giovani e familiari, dando la loro testimonianza di fede”.







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