2010-10-05 15:50:26

La fine dell’embargo Onu sulle armi in Sierra Leone tra applausi e timori


Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha deciso di ritirare l’embargo sulle armi in Sierra Leone, come segnale di fiducia sul pieno controllo del territorio da parte delle istituzioni del Paese africano. La fine dell’embargo - che durava dal 2002, anno in cui è terminata la sanguinosa guerra, cominciata nel 1991, per il controllo dei diamanti - è stata accolta tuttavia con scetticismo dagli abitanti del Paese. A commentare la notizia all’Agenzia Fides è stato padre Caglioni, missionario in Sierra Leone, il quale, pur riconoscendo i progressi fatti dallo Stato nel corso degli anni, ha chiesto alla comunità internazionale di seguire e incoraggiare il governo. A sostenere questo punto di vista mons. Edward Tamba Charles, arcivescovo di Freetown e Bo, che punta il dito sui troppi indicatori sociali negativi, che rischiano di far precipitare la situazione, rendendo vano il processo di pacificazione. Troppo alto tasso di disoccupazione giovanile mentre la crisi economica registra una riduzione delle rimesse degli emigrati, principale fonte di sostegno per massima parte delle famiglie; il Paese è inoltre diventato un nodo di smistamento della cocaina; infine la politica di valorizzazione delle riserve di ferro, petrolio, rutenio e bauxite potrebbe attirare operatori economici privi di scrupoli. È stato quindi lanciato un appello alle diverse confessioni religiose affinché continuino a svolgere quel ruolo di agenti sociali di integrazione, che la politica sta lentamente abbandonando. (M.O.)







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