Elezioni in Bosnia-Erzegovina: vincono i musulmani moderati
Probabile cambio al vertice del membro musulmano della presidenza tripartitica bosniaca:
lo scrutinio delle schede del voto di domenica scorsa in Bosnia-Erzegovina non è ancora
definitivo, ma sembra che sarà Bakir Izetbegovic a sostituire il membro uscente Silajdic.
Il servizio di Roberta Barbi:
Un’affermazione
delle forze musulmane moderate: sembra essere questo - a scrutinio delle schede quasi
concluso - l’esito delle elezioni generali svoltesi domenica scorsa in Bosnia-Erzegovina.
Izetbegovic jr, figlio del padre dell’indipendenza bosniaca e fautore del dialogo
con i serbo-bosniaci, Alija, e il suo Partito d’azione democratica, sono in testa
con il 34 per cento delle preferenze. Con molta probabilità, dunque, sarà lui il nuovo
membro musulmano alla presidenza tripartitica del Paese, e andrà a sostituire il membro
uscente, Haris Silajdic. “La nuova presidenza funzionerà meglio della precedente”,
ha commentato oggi Bakir Izetbegovic, che si dice pronto a tendere la mano ai suoi
colleghi e ad abbandonare la “politica della ripicca”. Le urne hanno registrato, però,
anche un successo nella fila ultranazionaliste serbe e una conferma in campo croato.
Nella Repubblica Srpska (Rs) - una delle due entità in cui la Bosnia è stata divisa
dall’accordo di pace di Dayton nel 1995 - è stata riconfermata la leadership nazionalista
e radicale. Le speranze della comunità internazionale tendono ora alla riapertura
del dialogo fra le tre componenti etniche di un Paese ancora profondamente diviso
al suo interno, e perciò bloccato nel processo di riforme previsto dall’Accordo di
stabilizzazione e associazione all’Unione Europea. Riforme che sono indispensabili
per l’avvio di un percorso di integrazione in Europa.