Dichiarazione di mons. Ignazio Carrasco de Paula, Presidente della Pontificia Accademia
per la Vita
Dichiarazione di mons. Ignazio Carrasco de Paula, Presidente della Pontificia Accademia
per la Vita. (Mons. Carrasco precisa che si tratta di una dichiarazione da lui data
a titolo personale in risposta alle domande ricevute da agenzie e giornalisti e non
di un Comunicato ufficiale
"La concessione del Nobel al Prof. Edwards ha suscitato
molti consensi e non poche perplessità come era prevedibile. Personalmente avrei votato
altri candidati come McCullock e Till, scopritori delle cellule staminali, oppure
Yamanaka, il primo a creare una cellula pluripotente indotta (iPS). Tuttavia la
scelta di Edwards non mi sembra completamente fuori luogo; da una parte, rientra nella
logica perseguita dal Comitato che assegna il Nobel, dall'altra lo scienziato britannico
non è un personaggio che si possa sottovalutare: lui ha inaugurato un capitolo nuovo
e importante nel campo della riproduzione umana, i cui risultati migliori stanno alla
vista di tutti, a cominciare da Louise Brown la prima bambina nata dalla Fivet,
ormai trentenne e a sua volta mamma – in modo assolutamente naturale – di un bambino.
Le
perplessità? Tante: senza Edwards non ci sarebbe il mercato di ovociti; senza Edwards
non ci sarebbero congelatori pieni di embrioni in attesa di essere trasferiti in utero
o, più probabilmente, di essere usati per la ricerca oppure di morire abbandonati
e dimenticati da tutti.
Direi che Edwards inaugurò una casa ma aprì la porta
sbagliata dal momento che puntò tutto sulla fecondazione in vitro e consentì implicitamente
il ricorso a donazioni e a compra-vendite che coinvolgono esseri umani. Così non ha
modificato minimamente né il quadro patologico né il quadro epidemiologico dell'infertilità.
La soluzione a questo grave problema verrà da un’altra strada meno costosa e ormai
in avanzato corso di costruzione. Bisogna pazientare e aver fiducia nei nostri ricercatori
e nei nostri clinici"