Mons. Onaiyekan sul Mend: non accettiamo sia sparso sangue innocente
“Siamo tristi per la perdita di dieci vite umane e allo stesso tempo preoccupati perché
siamo di fronte ad un fatto nuovo, mai verificatasi prima nella nostra storia, di
un duplice attentato nella capitale federale” dice all’agenzia Fides, mons. John Olorunfemi
Onaiyekan, arcivescovo di Abuja, capitale della Nigeria, dove ieri, 1 ottobre, due
autobomba sono esplose a pochi metri dal luogo dove si svolgeva la parata militare
per celebrare i 50 anni dell’indipendenza nazionale. Sulla stampa nigeriana circola
anche l’ipotesi che vi sia la mano di Al Qaida dietro il duplice attentato”, dice
mons. Onaiyekan. “Se fosse confermata questa pista sarebbe un fatto preoccupante perché
introdurrebbe la dimensione religiosa in una situazione già complessa. Nel caso invece
che la rivendicazione del Mend venisse ritenuta credibile delle autorità, mi chiedo
allora cosa questo gruppo voglia ottenere uccidendo degli innocenti”. Il Mend afferma
di lottare per vedere riconosciuti i diritti delle popolazioni del Delta del Niger,
che non solo non traggono profitto dal petrolio estratto nella regione, ma subiscono
pure i danni ambientali. “Esprimiamo simpatia a coloro che chiedono un’equa distribuzione
dei proventi del petrolio, ma non possiamo, in nessun caso, accettare lo spargimento
di sangue innocente”, afferma ancora mons. Onaiyekan. “La Conferenza episcopale pubblicherà
al più presto un comunicato sulla violenza in Nigeria, nel quale si parlerà anche
dell’attentato di ieri. Prima, però, vogliamo attendere gli esiti delle indagini preliminari
da parte delle autorità di sicurezza”, conclude l’arcivescovo di Abuja. (M.G.)