Amnesty-Caritas: “Stabili le domande di asilo nei Paesi Ue”
In Europa le domande d’asilo erano 240.000 nel 2008 e la cifra è rimasta “stabile”
anche nel 2009. “Segno che c’è stato un calo di accessi nella frontiera sud del Mediterraneo,
a causa dei respingimenti in mare, ma un aumento al Nord”. Lo ha spiegato ieri pomeriggio
a Roma Giusy D’Alconzo, di Amnesty International, citando dati della Commissione Ue,
nel suo intervento all’incontro periodico del Coordinamento nazionale immigrazione
di Caritas italiana – di cui da notizia l'agenzia Sir - che riunisce i delegati delle
diverse Caritas di tutta Italia. D’Alconzo ha poi espresso preoccupazione perché la
Libia “ha detto chiaramente che non ha nessuna intenzione di firmare la Convenzione
di Ginevra e di dotarsi di un sistema per il diritto d’asilo”. La responsabile di
Amnesty ha descritto l’attuale dibattito politico e sociale in Europa in materia,
“negli ultimi anni purtroppo polarizzato sul tema ‘diritti’ o ‘sicurezza’, come se
gli uni escludessero l’altra”. “E’ una chiave interpretativa figlia della paura –
ha affermato – che sta orientando le politiche migratorie verso la costruzione di
muri invisibili alle frontiere esterne. Ma sappiamo bene, per esperienza, che queste
politiche non funzionano – ha sottolineato – mentre servirebbe un sistema giuridico
forte che si fidi dei propri strumenti”. D’Alconzo ha quindi citato “i provvedimenti
della Corte di Strasburgo, che spesso interviene per evitare le espulsioni” e “porre
attenzione a tutte le violazioni flagranti alle direttive europee compiute dagli Stati,
come di recente il caso delle espulsioni dei rom in Francia”. Per Amnesty i diritti
dei migranti sono una delle sette priorità per i prossimi cinque anni, “perché si
vi sono ovunque, nel mondo, dei trend allarmanti: un uso spregiudicato della detenzione
dei migranti; la stigmatizzazione e un linguaggio discriminatorio nei confronti dei
migranti irregolari; la sottovalutazione del contributo economico degli irregolari
alla vita di un Paese”. Nell’Ue, secondo dati forniti da Amnesty, gli immigrati regolari
sarebbero circa 19 milioni (il 4% di 500 milioni di abitanti). Gli irregolari sono
stimati intorno ai 2/3 milioni. Il Coordinamento nazionale immigrazione di Caritas
italiana, che ha organizzato lo scorso mese di giugno a Valderice (Trapani), il Migramed
Forum, con responsabili delle Caritas di diversi Paesi del Mediterraneo, “continua
a portare avanti questo lavoro in rete”, ha spiegato al SIR Oliviero Forti, responsabile
dell’ufficio immigrazione di Caritas italiana: “In primavera presenteremo le nostre
istanze in sede europea, per far sentire la voce di tutte le Caritas del Mediterraneo”.
(M.G.)