2010-10-01 14:24:08

Amnesty-Caritas: “Stabili le domande di asilo nei Paesi Ue”


In Europa le domande d’asilo erano 240.000 nel 2008 e la cifra è rimasta “stabile” anche nel 2009. “Segno che c’è stato un calo di accessi nella frontiera sud del Mediterraneo, a causa dei respingimenti in mare, ma un aumento al Nord”. Lo ha spiegato ieri pomeriggio a Roma Giusy D’Alconzo, di Amnesty International, citando dati della Commissione Ue, nel suo intervento all’incontro periodico del Coordinamento nazionale immigrazione di Caritas italiana – di cui da notizia l'agenzia Sir - che riunisce i delegati delle diverse Caritas di tutta Italia. D’Alconzo ha poi espresso preoccupazione perché la Libia “ha detto chiaramente che non ha nessuna intenzione di firmare la Convenzione di Ginevra e di dotarsi di un sistema per il diritto d’asilo”. La responsabile di Amnesty ha descritto l’attuale dibattito politico e sociale in Europa in materia, “negli ultimi anni purtroppo polarizzato sul tema ‘diritti’ o ‘sicurezza’, come se gli uni escludessero l’altra”. “E’ una chiave interpretativa figlia della paura – ha affermato – che sta orientando le politiche migratorie verso la costruzione di muri invisibili alle frontiere esterne. Ma sappiamo bene, per esperienza, che queste politiche non funzionano – ha sottolineato – mentre servirebbe un sistema giuridico forte che si fidi dei propri strumenti”. D’Alconzo ha quindi citato “i provvedimenti della Corte di Strasburgo, che spesso interviene per evitare le espulsioni” e “porre attenzione a tutte le violazioni flagranti alle direttive europee compiute dagli Stati, come di recente il caso delle espulsioni dei rom in Francia”. Per Amnesty i diritti dei migranti sono una delle sette priorità per i prossimi cinque anni, “perché si vi sono ovunque, nel mondo, dei trend allarmanti: un uso spregiudicato della detenzione dei migranti; la stigmatizzazione e un linguaggio discriminatorio nei confronti dei migranti irregolari; la sottovalutazione del contributo economico degli irregolari alla vita di un Paese”. Nell’Ue, secondo dati forniti da Amnesty, gli immigrati regolari sarebbero circa 19 milioni (il 4% di 500 milioni di abitanti). Gli irregolari sono stimati intorno ai 2/3 milioni. Il Coordinamento nazionale immigrazione di Caritas italiana, che ha organizzato lo scorso mese di giugno a Valderice (Trapani), il Migramed Forum, con responsabili delle Caritas di diversi Paesi del Mediterraneo, “continua a portare avanti questo lavoro in rete”, ha spiegato al SIR Oliviero Forti, responsabile dell’ufficio immigrazione di Caritas italiana: “In primavera presenteremo le nostre istanze in sede europea, per far sentire la voce di tutte le Caritas del Mediterraneo”. (M.G.)







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