La Chiesa degli Stati Uniti in difesa della vita nascente
Il cardinale Daniel Di Nardo, arcivescovo di Galveston-Houston e presidente del Committee
in Pro-Life Activities della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, ha esortato
tutti i cattolici americani a partecipare alla veglia di preghiera, promossa da Benedetto
XVI, in favore di tutte le vite umane nascenti, che si terrà nella notte tra sabato
27 e domenica 28 novembre, all'inizio del periodo liturgico d'Avvento. L’appello
del porporato arriva in occasione dell’apertura, prevista per domani venerdì 1° ottobre,
del Respect Life Month. “La perdita anche di un solo neonato — ha sottolineato l'arcivescovo
ripreso dall’Osservatore Romano — e il dolore che provano il padre e la madre in
conseguenza di un aborto dovrebbe rendere imperativo il raddoppio dei nostri sforzi
per porre termine all'aborto legalizzato”. Il porporato ha quindi spiegato che “oltre
un milione di bambini innocenti muoiono ogni anno a causa dell'aborto, una piaga che
tuttora persiste nella nostra cultura”. Tuttavia, per il cardinale “sono consolanti
i numeri declinanti degli aborti eseguiti ogni anno sia per la diminuzione demografica
delle donne in età fertile e sia per la crescente consapevolezza della piena umanità
del bambino che non è ancora nato”. Nel messaggio, il cardinale si rammarica per
“la sempre più ampia frattura tra i principi morali espressi dalla maggioranza degli
americani e i provvedimenti presi dal Governo”. Per esempio “benché la gran parte
degli americani si oppone ad ogni finanziamento pubblico che possa favorire l'aborto,
nel marzo di quest'anno il Congresso ha approvato un progetto di riforma sanitaria
che consente che fondi federali destinati alla ricerca scientifica vengano spesi per
programmi sanitari che includono anche la pratica abortiva”. Il porporato ammonisce
quei “ricercatori che prevedono di distruggere la vita umana allo stadio ancora embrionale
per le loro indagini scientifiche sulle cellule staminali”. Recentemente, una ricerca
statistica commissionata dal Secretariat of Pro-Life Activities della Conferenza episcopale
degli Stati Uniti ha evidenziato che il 57% degli intervistati sono favorevoli che
i fondi federali siano spesi solo per ricerche sulle cellule staminali che non siano
lesive per il donatore. Solo il 21% degli intervistati si è dichiarato favorevole
a ricerche che richiedono l'uccisione di embrioni umani. Dopo aver sottolineato le
nefaste conseguenze che potrebbe avere l'approvazione di una legge che consenta il
suicidio assistito, il cardinale Di Nardo ha dichiarato, infine, che “la Chiesa offre
una visione positiva della dignità di ciascuno essere umano, senza eccezione. Ciascun
essere è ugualmente amato da Dio ed è ugualmente meritevole di amore e di rispetto”.
(M.G.)