2010-09-30 14:32:43

Etiopia: la visita del segretario generale del Cec al patriarca della Chiesa ortodossa


L’impegno umanitario della Chiesa ortodossa etiope nel quadro del processo di sviluppo della regione. E’ questo il tema al centro della vista del Segretario generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese (Cec), reverendo Olav Fykse Tveit, al patriarca Abune Paulos, della Ethiopian Orthodox Tewahedo Church, al presidente etiope Girma Woldegiorgis, avvenuta nei giorni scorsi in occasione della festa della Santa Croce promossa dalla Chiesa Ortodossa in Etiopia. La visita in Etiopia del reverendo Tveit, è stata la seconda tappa di un viaggio in Africa come Segretario generale del Cec, che lo ha visto anche in Kenya. Secondo quanto riferisce l’Osservatore Romano, il patriarca Abune Paulos, che è anche uno dei sette presidenti del Consiglio Ecumenico delle Chiese, e il reverendo Tveit hanno analizzato il successo dello strumento di sviluppo della Chiesa in Etiopia che è la Commissione di aiuto interecclesiale (Inter-Church Aid Commission, Dicac) fondata nel 1972. “Penso che quello che state facendo qui in Etiopia — ha detto Tveit — sia un buon esempio di come lo sviluppo può lavorare all'interno dell'Act Alliance”. L'Act Alliance è diventata una delle maggiori organizzazioni legate alla Chiesa nel mondo che opera in materia di aiuti umanitari e di sviluppo. Essa rappresenta cento Chiese nel mondo, molte delle quali appartengono al Cec. Anche la Chiesa etiope è stato uno dei membri fondatori del Cec. “Mi auguro — ha proseguito il Segretario generale — che possiate continuare a sviluppare questo modello, di condividerlo in diversi modi e di portarlo come esempio al Consiglio e alla rete dell'Act Alliance che noi rappresentiamo”. La Didac opera in tutta l'Etiopia per mezzo di una rete di Chiese e di altri partner impegnati a ridurre la povertà. I loro programmi includono aiuti di emergenza, sicurezza alimentare, risanamento, sviluppo, sostegno dei rifugiati e dei rimpatriati, prevenzione e attività volte a controllare l'Hiv/Aids. Nel corso dell'incontro Tveit ha spiegato il cambiamento di mandato del Cec che da partner di finanziamento è diventato partner strategico del movimento ecumenico. “Il Cec — ha sottolineato Tveit — è chiamato a collegare partner ecumenici con le Chiese membro per riflettere su come, perché e cosa dobbiamo fare insieme. Penso che il ruolo del Cec sia quello di riunire le Chiese e agire come partner nell'ambito della nuova Act Alliance che, a mio avviso, è un'espressione autentica della chiamata della Chiesa. Dobbiamo assicurarci che l'Act diventi realmente ciò che per cui è stata creata: azione comune delle Chiese”. (M.G.)







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