2010-09-29 15:09:48

Cei: al Consiglio permanente l'esigenza di una cultura aperta al Vangelo


“La cultura odierna lascia frequentemente emergere una riduzione dell’umano e per questo esige di essere aperta all’incontro rigenerante con il Vangelo. Sta qui la sfida educativa che si intende raccogliere in modo consapevole” per continuare a “declinare l’evangelizzazione” nel mondo contemporaneo. Queste, in sintesi le parole di mons. Domenico Pompili, sottosegretario e portavoce della Conferenza episcopale italiana, che in una nota ripresa dall’agenzia Sir riferisce della seconda giornata di lavori del Consiglio episcopale permanente che si è aperto due giorni fa a Roma. “Ampia e articolata è stata la discussione sulla prolusione – si legge – numerosi gli interventi che hanno arricchito la riflessione ecclesiale e sociale del cardinale Angelo Bagnasco. Secondo mons. Pompili, nella seconda giornata “è stata sottolineata l’esigenza di una accurata formazione dei futuri presbiteri tale da favorire il discernimento intorno al carisma del celibato, condizione che esprime la paradossale novità del cristianesimo. Quanto al momento sociale, tutti hanno condiviso la lettura preoccupata del Presidente intorno allo stato del Paese, in particolare per i ricorrenti personalismi che mettono a repentaglio il bene comune”. Non si tratta, spiega il portavoce dei vescovi, “di prendere alcuna distanza dalla politica, ma al contrario” di “una più attenta valutazione della centralità dell’agire politico per gli effetti che ha sulla vita della gente e in vista della soluzione dei problemi concreti”. Ciò richiede, tra l’altro, che “la comunità cristiana si faccia carico delle persone che intendono scendere in politica per mettersi al servizio del bene comune, sostenendo il loro impegno non solo con l’accompagnamento spirituale, ma anche con opportuni itinerari formativi”. (L.G.)







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