Kenya: gli orfani dell’Hiv garantiscono supporto economico alle famiglie che li adottano
Il ruolo dei nonni e degli altri membri delle famiglie allargate che si occupano della
crescita dei bambini rimasti orfani a causa dell’Hiv è ben determinato, quello che
è poco riconosciuto, invece, è il contributo che questi bambini danno a chi si prende
cura di loro. I nonni, spesso anziani e malati, fanno totale affidamento su di loro
per le faccende domestiche, l’assistenza e anche per le entrate economiche. L’agenzia
Fides cita una ricerca del 2010 condotta a Bondo, provincia di Nyanza, nel Kenya occidentale,
dalla London School of Economics, che ha evidenziato gli enormi vantaggi che molte
famiglie adottive traggono ospitando questi orfani. Secondo Charles Ondogo, ufficiale
del Nyanza Provincial Children, gli orfani della provincia contribuiscono enormemente
alle entrate delle famiglie che li accolgono. “Molti di questi orfani sono costretti
a lavorare non solo per sostenere i propri fratelli ma anche per aiutare i genitori
adottivi, spesso poveri e anziani” si legge dalla dichiarazione del Nyanza Provincial
Children Office sottolineando come a volte, soprattutto le bambine, siano costrette
a prostituirsi, lasciando la scuola. E’ importante che il Governo istituisca programmi
per la tutela sociale infantile. Nel Paese è stato istituito un sistema nazionale
di trasferimento di denaro contante a favore delle famiglie adottive estremamente
povere con orfani a carico, ma finora solo 77 mila sono gli orfani raggiunti. Il programma
mira a raggiungerne 300 mila entro il 2012. Tuttavia risultano ancora 2.4 milioni
di orfani, 700 mila dei quali hanno perso almeno un genitore a causa dell’Hiv. Da
una ricerca del 2009 risulta che circa il 20% dei bambini, il doppio della media nazionale,
a Nyanza sono orfani. Dal Kenya AIDS Indicator Survey del 2007 è emerso che circa
l’80% degli orfani e dei bambini a rischio al di sotto dei 18 anni nella provincia,
non hanno ricevuto alcun sostegno esterno. (E. B.)