2010-09-27 14:58:55

Afghanistan: rapita cooperante britannica. I talebani propongono scambio con gli Stati Uniti


La Commissione elettorale afgana ha ordinato il riconteggio dei voti in almeno 7 province, non escludendo che l’operazione possa essere ripetuta anche in altre regioni. La notizia conferma le numerose accuse di irregolarità e brogli durante le legislative del 18 settembre scorso. Intanto, sul terreno, riflettori puntati sul rapimento di un’operatrice umanitaria britannica, rivendicato dai talebani, e al lancio di una massiccia offensiva delle forze alleate e afgane contro i ribelli nella zona di Kandahar. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3  

Un gruppo armato ribelle ha rivendicato il rapimento dell'operatrice umanitaria britannica e dei suoi tre colleghi afgani avvenuto ieri mattina nella provincia di Kunar, regione tribale al confine con il Pakistan. Nella rivendicazione, rilasciata alle agenzie di stampa locali, il capo talebano, Mohammad Osman, chiede di uno scambio con la scienziata pachistana, Afia Siddiqui, condannata la scorsa settimana negli Usa a 86 anni di carcere per terrorismo. La sentenza del tribunale americano sulla donna, che era nella lista dei terroristi più ricercati al mondo nonché sposa di una delle menti degli attacchi dell’11 settembre, sta provocando forti contestazioni in Pakistan, dove ieri in migliaia sono scesi in strada per chiedere la sua liberazione. Dal canto loro, le autorità britanniche hanno chiesto, di concerto con la famiglia dell’ostaggio, che l’identità della donna resti anonima e stanno ora valutando l'attendibilità della rivendicazione insieme alle autorità di americane. Ad ogni modo, la politica di Londra è quella di non pagare riscatti per il rilascio di rapiti. Intanto, gli sforzi della coalizione internazionale e delle truppe di Kabul sono concentrati nella provincia di Kandahar, dove la scorsa fine settimana ha preso il via una vasta offensiva contro le roccaforti talebane. “Ci aspettiamo combattimenti duri”, ha detto il portavoce della Nato, generale Josef Blotz, precisando che si tratta dell’operazione più significativa in corso in Afghanistan. E nonostante l’impegno congiunto contro la guerriglia, arriva un nuovo allarme dal ministero dell'Interno afgano, secondo cui i talebani hanno ucciso negli ultimi sei mesi una media di 100 agenti di polizia al mese. 

Pakistan

Ennesima giornata di sangue in Pakistan. Almeno 30 talebani hanno perso la vita nel raid di due elicotteri della Nato. Le Forze dell’Alleanza Atlantica, provenienti dall’Afghanistan, hanno sconfinato nella regione del Waziristan settentrionale, attaccando basi della cosiddetta “Rete Haqqani”. I miliziani uccisi avevano condotto il giorno prima un attacco contro le forze Nato in Afghanistan, nella zona di Khost.

Tensioni Giappone-Cina

Resta alta la tensione tra Cina e Giappone. Il governo di Tokio ha convocato l'ambasciatore cinese per chiedergli spiegazioni sulla detenzione di quattro connazionali e ha chiesto a Pechino di ritirare dalle acque contese i suoi pescherecci. Tokyo ha inoltre respinto la richiesta di Pechino di scuse ufficiali per la detenzione di 16 giorni del capitano del peschereccio cinese che ha speronato due motovedette nipponiche il 7 settembre scorso.

Cina: aumenta bilancio vittime tifone

E’ salito a 136 vittime, 75 morti e 61 scomparsi, il bilancio del passaggio del tifone Fanapi nel sud della Cina. La provincia meridionale del Guangdong resta la più colpita. I danni ammontano a una perdita economica di almeno 600 milioni di euro. I soccorritori stanno distribuendo disinfettanti e tenendo sotto controllo la situazione sanitaria, per evitare il diffondersi d’infezioni.

Cina, visita ufficiale presidente russo Medvedev

È in corso la visita di tre giorni in Cina del presidente russo Medvedev. Il capo del Cremlino oggi avrà colloqui con il presidente Hu Jintao, il premier Wen Jiabao e altri esponenti del governo di Pechino. Domani invece il incontrerà a Shangai, il vice presidente cinese, Xi Jinping. Intanto a Mosca non accennano a diminuire le tensioni politiche con il sindaco della capitale. Il primo cittadino, Iuri Luzhkov, in rotta con il presidente Medvedev, ha fatto sapere di non avere alcuna intenzione di dimettersi, come invece chiesto dai vertici presidenziali.

Libano

Con una dichiarazione senza precedenti, il presidente libanese Michel Suleiman ha fortemente criticato l'operato del Tribunale speciale per il Libano, incaricato di giudicare, tra gli altri, i responsabili dell'assassinio dell’ex premier, Rafik Hariri, nel 2005. Per Suleiman la credibilità della corte è diminuita a causa delle indiscrezioni pubblicate dalla stampa e per il modo con cui il tribunale ha gestito l'affare dei quattro generali della sicurezza, arrestati dal 2005 perché sospettati di esser coinvolti nel crimine e poi rilasciati per insufficienza di prove.

Messico

L’esercito messicano ha catturato ieri a Cancun il capo dei cartelli del narcotraffico dello Stato Quintana Roo, José Angel Fernandez de Lara. Secondo le autorità, l'uomo era stato nominato a giugno dal capo dei capi del clan, Heriberto Lazcano, responsabile del traffico di droga, di clandestini e dei sequestri nello Stato.

Cile, proseguono operazioni di soccorso ai minatori

In Cile, prosegue la corsa contro il tempo per trarre in salvo i 33 minatori bloccati da oltre 50 giorni a 700 metri di profondità, nel sito di San José di Copiapò. Ieri è arrivata al campo la prima delle capsule che saranno usate per riportare alla superficie gli uomini. Tutto questo mentre le tre trivelle continuano a scavare freneticamente.

Somalia

Non si placa la violenza in Somalia. Le milizie 'Shabab' hanno attaccato a colpi di mortaio la sede del Parlamento somalo a Mogadiscio, proprio mentre i deputati erano riuniti con il nuovo premier, Abdiwahid Elmi Gonjeh. Al momento non si contano feriti anche se sembra che i soldati del contingente africano Amisom abbiano risposto al fuoco dei ribelli. Intanto, non sono stati ancora resi noti i nomi dei capi dei mujahidin uccisi ieri in un raid aereo statunitense su una palazzina della città portuale di Merca, dove si stava svolgendo una riunione dei capi degli "shabab". (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra) 

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 270

 

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