Filippine: acquisti nei negozi Caritas per sostenere i poveri e gli alluvionati
vestiti usati, donati da produttori e persone generose, il cui ricavato sarà destinato
per poveri, carcerati e alluvionati di Manila. L’idea è stata lanciata dalla Caritas
filippina in vista delle tradizionali compere per le feste natalizie. Lo scopo è quello
di esortare la gente a non spendere i soldi nei centri commerciali, visitando invece
i tre negozi “Segunda Mana” (Seconda mano) della rete Caritas, dove si vendono articoli
poco costosi, ma di qualità. Padre Anton Pascual, direttore di Caritas Manila, spiega
ad Asianews: “Questo Natale, abbiamo deciso di incoraggiare il pubblico a far visita
ai nostri negozi di articoli usati invece di andare al centro commerciale per comprare
i regali”. “In questo modo – continua – la gente spenderà di meno e avrà anche la
possibilità di dare un aiuto concreto ai poveri in vista del Natale”. La Caritas di
Manila ha aperto i tre negozi di Segunda Mana all'inizio di quest'anno. Situati
nei tre principali distretti della capitale, essi fanno parte del suo progetto di
raccolta fondi per la riduzione della povertà attraverso donazioni in natura fatte
da famiglie e imprenditori. I negozi vendono articoli vecchi e nuovi donati da produttori
e persone facoltose. Tra le offerte vi sono anche giocattoli, apparecchi e attrezzature
per ufficio, libri e articoli per la casa che costano fino al 50 per cento in meno
rispetto a quelli dei centri commerciali. “Nei nostri negozi – sottolinea padre Pascual
– la gente può trovare anche prodotti come scatole di sardine e altri articoli alimentari
che vengono acquistati dai produttori e sono molto più economiche rispetto ai negozi”.
I profitti generati dai punti vendita Segunda Mana finanziano: borse di studio
per i poveri, l’acquisto di alimenti per i bambini malnutriti delle baraccopoli di
Manila e sovvenzioni per la pastorale nelle carceri. L’iniziativa serve anche a proseguire
il lavoro della Caritas a sostegno delle famiglie colpite nel 2009 dai tifoni Ketsana
e Parma. (M.G.)