India: leader separatista musulmano garantisce la sicurezza delle minoranze nel
Kashmir
A pochi giorni dalle violenze anticristiane avvenute nello stato indiano del Kashmir,
il leader del movimento musulmano separatista, Syed Ali Shah Geelani, ha garantito
che tutte le minoranze sono al sicuro. Geelani – riferisce il sito locale “Kashmir
Observer”, citato dal Sir - ha incontrato ieri una delegazione di parlamentari indiani
giunta a Srinagar per verificare la situazione nello Stato del Jammu e Kashmir, a
maggioranza musulmana. I deputati intendevano incontrare alcuni feriti negli scontri
con la polizia ricoverati nell’ospedale ma sono stati scortati fuori dalla polizia
in seguito alla contestazione dei parenti. Geelani ha ricordato che “i non musulmani
che vivono nella valle erano fratelli della comunità di maggioranza, ed era un dovere
religioso, per i musulmani, salvaguardare la loro vita, le loro proprietà e l'onore”.
Dal mese di giugno, dopo il coprifuoco imposto da Delhi e lo sciopero proclamato dalle
organizzazioni musulmane, sono morte oltre 80 persone, tutti giovani manifestanti
che partecipavano alle sassaiole contro l’esercito indiano, che da anni ha militarizzato
la zona. Nelle ultime settimane le proteste sono state aggravate dalle notizie del
rogo del Corano, da parte di un pastore protestane negli Usa, con assalti ad alcune
scuole cristiane. (M.G.)