Vienna: plenaria della Commissione mista per il dialogo tra cattolici e ortodossi
Grazie all’ospitalità dell’arcivescovo di Vienna, cardinale Cristoph Schönborn, la
Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra Chiesa cattolica e Chiesa
ortodossa, lunedì è tornata a riunirsi nella capitale austriaca. La XII assemblea
plenaria è interamente dedicata allo studio del ruolo del vescovo di Roma nella comunione
della Chiesa del primo millennio. La Commissione, composta da due rappresentanti per
ognuna delle due Chiese ortodosse autocefale e da altrettanti membri cattolici, è
guidata dall’arcivescovo Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione
dell’unità dei cristiani e dal metropolita di Pergamo, Ioannis Zizioulas, del Patriarcato
ecumenico. Il primato petrino nella Chiesa universale è il tema centrale della nuova
fase di dialogo tra cattolici e ortodossi dopo che, nella sessione plenaria di Ravenna
nel 2007, entrambi concordarono, come riportato nel documento finale, sul fatto che
Roma “in quanto Chiesa che presiede nella carità, occupava il primo posto nella taxis
e che il vescovo di Roma era pertanto il ‘protos’, cioè il primo, tra i patriarchi”.
Resta da studiare, invece, in modo più approfondito, la questione del ruolo del vescovo
di Roma nella comunione di tutte le Chiese. Per quest’assemblea la Commissione mista
ha elaborato una scaletta che si concentrerà sul primo millennio, quando i cristiani
d’Oriente e Occidente erano uniti e già dal 2008 due sottocommissioni, una in lingua
inglese e una in lingua francese, sono al lavoro su questo tema. Nell’esame della
funzione specifica del vescovo della “prima sede” nel corso del primo millennio, si
cercherà una lettura comune dei fatti storici e delle testimonianze relative al tema
in oggetto, per giungere a un’interpretazione condivisa. La plenaria si concluderà
lunedì 27 settembre. (R.B.)