Usa: i vescovi chiedono di migliorare la politica fiscale in favore delle famiglie
povere
La Conferenza episcopale degli Stati Uniti, tramite mons. William Murphy, vescovo
di Rockville centre, New York, presidente del Comitato sulla giustizia sociale e lo
sviluppo umano, chiede al Congresso Usa di “dare attenzione prioritaria alle famiglie
lavoratrici povere e ai loro figli nell’attuale dibattito sulla politica fiscale”.
Mons. Murphy - riferisce l'agenzia Sir - ha scritto una lettera al Congresso in data
20 settembre, chiedendo ai congressisti che “mantengano e migliorino” la “Child tax
credit”, ossia il credito su ogni figlio a carico. “Nella nostra nazione la povertà
è in aumento”, afferma mons. Murphy, facendo notare che ogni politica fiscale “può
migliorare o peggiorare questa sfida morale”. Il vescovo ricorda le cifre recenti
fornite dall’Ufficio statistiche Usa (U.S. Census bureau), che registra, nel 2009,
circa 46,3 milioni di poveri. Le modifiche introdotte in merito a questa tassa “potrebbero
portare sotto la soglia di povertà circa 3 milioni di bambini”. A seconda delle decisioni
del Congresso, precisa mons. Murphy, “questi lavoratori vulnerabili e i loro figli
rischiano di stare peggio di prima. I principi etici condivisi da tutti noi statunitensi
– conclude – ci portano a riconoscere che abbiamo la responsabilità sociale e civica
di aiutare queste famiglie e i loro figli”. (R.P.)