2010-09-22 14:35:41

India. Giornata per la pace in Orissa tra dialogo interreligioso e timori per la tratta delle donne


Attività comuni ai membri di varie confessioni per promuovere il dialogo interreligioso e l’armonia tra le popolazioni di religione diversa, soprattutto tra cristiani e indù: sono state queste le iniziative intraprese dalla Chiesa dell’Orissa, in India, per la Giornata internazionale per la Pace, che è stata celebrata ieri. “La Chiesa sta compiendo tutti gli sforzi necessari per eliminare la diffidenza e la paura tra le persone”, ha detto l’arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar, mons. Raphael Cheenath, ad AsiaNews. L’impegno della Chiesa locale per costruire la pace arriva a due anni di distanza dai pogrom anticristiani, che, tra il dicembre 2007 e l’agosto 2008, hanno causato la morte di 93 persone; la fuga di 50mila altre, alcune delle quali vivono in campi profughi, altre, tornate nelle loro case, sono state costrette con la forza a convertirsi all’induismo; la distruzione di 6500 case, 350 chiese e 45 scuole. A tutt’oggi, la maggior parte dei responsabili è impunita e al processo molti testimoni sono stati messi a tacere con violenza e minacce. Così, ieri, le parrocchie di Kandhamal, il distretto principale dello Stato dell’Orissa, hanno organizzato attività all’aperto comunitarie, seminari, momenti di gioco e di sport. “Stiamo cercando di collaborare con tutti quei settori della società che desiderano lavorare per la pace – ha detto il supervisore per la Chiesa del processo di pace a Kandhamal, padre Bijaya Kumar – al momento è il nostro principale obiettivo”. Ma i pogrom hanno lasciato in Orissa una dura eredità: quella della tratta di giovani donne, che coinvolge, soprattutto, ragazze cristiane, come denuncia sempre mons. Raphael Cheenath alla Fides. Il presule assicura l’impegno della Chiesa locale nel contrasto a questo odioso fenomeno e nella protezione di queste giovani vite, attraverso la Commissione diocesana per le donne: una équipe di quattro volontari guidata da suor Justine Senapai, che sta collaborando attivamente con le ong locali. (R.B.)







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