2010-09-21 14:56:47

Rapporto dell’Oms sulla violenza tra i giovani in Europa: 15mila vittime all’anno


Il primo rapporto europeo sulla prevenzione della violenza e degli accoltellamenti tra i giovani, promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), il più esaustivo mai pubblicato, scatta una drammatica fotografia dei giovani del vecchio continente: circa 15mila l’anno, infatti, muoiono di morte violenta, che è la terza causa di decesso nella fascia d’età compresa fra i 10 e i 29 anni. “Ciò fornisce argomenti convincenti per aumentare gli investimenti nella prevenzione della violenza – ha commentato i dati il direttore regionale di Oms per l’Europa, Zsuzsanna Jakab - specialmente in un momento storico in cui una disoccupazione crescente e uno Stato sociale indebolito sono associati a un aumento della violenza”. Ben 4 omicidi su 10, specifica il rapporto, sono commessi con armi bianche e per ogni giovane che muore, una ventina sono ricoverati in ospedale per ferite. Portare con sé un coltello, è la denuncia contenuta nel rapporto, è comune in alcuni Paesi, mentre l’uso di armi da fuoco e lo strangolamento sono gli altri mezzi utilizzati dagli omicidi. Lo stato di ricchezza e il sesso sono altri fattori che incidono sulla violenza: 9 delitti su 10 sono commessi in Paesi a basso reddito e i poveri sono i soggetti più a rischio; l’80% delle vittime, infine, sono maschi. L’Oms conclude affermando che una risposta organizzata della società può essere un metodo di prevenzione efficace della violenza e che la chiave di volta è costituita da un approccio di sanità pubblica: affrontare queste cause, infatti, è una responsabilità sociale che ricade su molti settori come la sanità, l’istruzione, il welfare, il lavoro, la giustizia e i governi locali. (R.B.)







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