2010-09-21 15:50:06

Campagna di preghiera in Sudan in vista del referendum sull'indipendenza del sud


“101 giorni di preghiera per la pace in Sudan”. È la campagna lanciata oggi dall’organizzazione “Solidarietà con il Sudan del Sud” per preparare la popolazione allo storico referendum elettorale del 9 gennaio 2011, con cui i sudanesi del sud decideranno per l’unità o l’indipendenza della parte meridionale del Paese. L’iniziativa mira a promuovere un clima di pace e partecipazione, al di là del risultato che uscirà dalle urne. Ci riferisce Marco Guerra:RealAudioMP3

"Signore Gesù, tu ci hai detto, 'vi lascio la pace vi do la mia pace'. Prenditi cura dei tuoi fratelli e sorelle del Sudan mentre si preparano al referendum". Da oggi questa preghiera riecheggerà in ogni diocesi del Sudan, accompagnando la popolazione del sud del Paese - popolata in maggioranza da cristiani e appartenenti alle religioni tradizionali - all’appuntamento del 9 gennaio 2011, quando voterà per rimanere insieme con il resto del Sudan o per la formazione di un nuovo Stato indipendente. La campagna è promossa dall’organizzazione religiosa “Solidarietà con il Sud Sudan”, in prima linea nel difficile processo di riconciliazione seguito ad oltre 20 anni di guerre. Sentiamo la responsabile dell’organizzazione Suor Patricia Murray:

R. – This is a very important step in the life and history …
Questo è davvero un un passo importante nella vita e nella storia di questo popolo, in particolare nel Sud, ma in realtà del Paese intero perché le decisioni prese riguarderanno chiunque in Sudan, sia che vinca l’unità, sia che vinca l'indipendenza. Quando sono in ballo decisioni di questa portata, la Chiesa – nella sua saggezza – sempre ci invita ad affidare le nostre decisioni alla preghiera. Così abbiamo iniziato a chiederci come avremmo potuto noi, come associazione – “Solidarietà per il Sud Sudan” –, sostenere specialmente l’opera della Conferenza episcopale del Sud Sudan. Suor Chaty Arata, della Congregazione delle School Sisters of Notre Dame e direttrice del nostro servizio pastorale, ha notato che tra la Giornata internazionale della pace – che si celebra proprio oggi – e il primo gennaio, che è il giorno in cui la Chiesa cattolica celebra la Giornata mondiale della pace, intercorrono effettivamente 101 giorni. Così lei ha pensato: non sarebbe bellissimo se, durante questi 101 giorni, da qualche parte nel Sudan ci fosse un’attività di preghiera o eventi di sensibilizzazione alla pace?

D. - Sono tanti gli eventi che si susseguiranno su tutto il territorio in questi 101 giorni per coinvolgere i tutti fedeli nel processo di pace...

R. – Each diocese has developed its own committee. …
Ogni diocesi ha istituito un suo proprio comitato, considerando cosa possa essere possibile e praticabile, e come possa essere coinvolta la popolazione locale nel miglior modo possibile, ad ogni livello: la gioventù, i catechisti, i parrocchiani, il clero e via dicendo. Ovviamente, in alcune diocesi si stanno organizzando Messe per la pace, in altre si organizzano maratone della pace, veglie di preghiera, workshop per la pace … Una delle sfide, in un Paese che ha sofferto per lungo tempo la guerra, è “imparare a fare la pace”. Un giovane mi ha detto: “Ho imparato a fare la guerra. Ora, insegnami a fare la pace”.







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