Proclamato Beato Gerhard Hirschfelder, sacerdote tedesco morto per essersi opposto
al nazismo
Un modello per i giovani: così il cardinale Joachim Meisner, arcivescovo di Colonia,
ha definito il nuovo Beato Gerhard Hirschfelder. Lo ha fatto ieri durante la cerimonia
di beatificazione al quale il cardinale ha partecipato in qualità di rappresentante
del Papa. Il servizio di Fausta Speranza:
Nel
Duomo di Münster, in Germania, si è svolta la cerimonia di Beatificazione che
ha raccolto pellegrini da tutta la Germania, dalla Polonia e dalla Repubblica Ceca,
dove il ricordo del sacerdote tedesco è molto vivo. Gerhard Hirschfelder
morì a 35 anni a Dachau. E’ stato proclamato Beato come “martire e testimone della
fede”. Il cardinale Meisner ha sottolineato che si è rifiutato di abbracciare le disumane
logiche naziste. Ha ricordato il suo impegno in particolare nella pastorale giovanile
e dunque lo ha indicato come un modello per i giovani. Il nuovo Beato nacque nella
contea boema di Glatz il 17 febbraio 1907. Si trasferì a Breslavia per gli studi di
Teologia e proprio nella Cattedrale di Breslavia fu ordinato sacerdote il 31 gennaio
1932. Negli anni seguenti fu cappellano a Tscherbeney (1932-1939) e a Habelschwerdt
(1939-1941. Con l’avvento al potere di Adolf Hitler, il 30 gennaio 1933, il giovane
sacerdote non tardò a rendersi conto della natura e degli effetti della propaganda
nazionalsocialista; mediante la sua vicinanza e la direzione spirituale cercò di tenere
lontano i suoi giovani dai gruppi della “Gioventù Hitleriana”, suscitando la reazione
della polizia del regime. Nelle sue omelie denunciò coraggiosamente gli eccessi e
le violenze di quel periodo: fu arrestato il primo agosto 1941; durante la prigionia
a Glatz scrisse una Via Crucis e alcune riflessioni sul sacerdozio, il matrimonio
e la famiglia. Trasportato nel campo di concentramento di Dachau il 15 dicembre 1941,
morì per fame e malattia il primo agosto 1942.
Resta da dire che alla
Beatificazione di Gerhard Hirschfelder faranno seguito altre analoghe cerimonie nel
prossimo anno per figure altrettanto significative di sacerdoti martiri del regime
nazista: Georg Häfner, a Würzburg; Johannes Prassek, Hermann Lange e Eduard Müller,
a Lübeck. Con i Cappellani di Lübeck si commemorerà anche il Pastore evangelico Karl
Friedrich Stellbrink. Il Papa ha parlato di loro, nel recente discorso (13 settembre)
al nuovo ambasciatore tedesco ricevuto per le credenziali, come di “luminose indicazioni”
per il cammino ecumenico. “Sono uomini – ha aggiunto - che insegnano a dare la propria
vita per la fede, per il diritto ad esercitare liberamente il proprio credo e per
la libertà di parola, per la pace e la dignità umana”. “L’attestata amicizia dei quattro
ecclesiastici – ha affermato il Papa - è una testimonianza impressionante dell’ecumenismo
della preghiera e della sofferenza, fiorito in vari luoghi durante l’oscuro periodo
del terrore nazista”.