2010-09-20 14:57:14

Il grazie di Benedetto XVI al Regno Unito. Cameron: il Papa ha sfidato il Paese a pensare


“La diversità della Gran Bretagna moderna”: una “sfida” ma anche “una grande opportunità”: così il Papa nel discorso di congedo all’aeroporto di Birmingham, al termine del suo XVII viaggio apostolico di quattro giorni nel Regno Unito, la prima visita di Stato di un Pontefice in questo Paese. Il servizio di Roberta Gisotti:RealAudioMP3

“Thank you for the warmth…..”
“Grazie per il calore della vostra accoglienza e per l’ospitalità che ho potuto gustare”, il saluto riconoscente di Benedetto XVI a tutti quanti hanno contribuito alla riuscita dei tanti eventi che hanno costellato l’impegnativa visita nel Regno Unito. Ho incontrato – ha ricordato il Papa - rappresentanti di “molte comunità, culture, lingue e religioni che formano la società britannica”.

“The very diversity of modern Britain”
E, “proprio la diversità della Gran Bretagna – ha aggiunto – è una sfida per il suo Governo e per il suo popolo, ma rappresenta anche una grande opportunità per un ulteriore dialogo interculturale e interreligioso per l’arricchimento dell’intera comunità.”

Il Papa ha citato poi l’incontro con la Regina Elisabetta II e gli altri leader politici:

“I sincerly hope that these occasions…..”
“Spero davvero – ha sottolineato il Papa – che queste occasioni possano contribuire a confermare e a rafforzare le eccellenti relazioni fra la Santa Sede e il Regno Unito, specialmente nella collaborazione per lo sviluppo internazionale, nella cura per l’ambiente naturale e nelle edificazione di una società civile con un rinnovato senso di valori condivisi ed uno scopo comune”.

Quindi un cenno particolare alla visita all’arcivescovo di Cantebury e ai vescovi della Chiesa d’Inghilterra e ai colloqui con esponenti di altre religioni, perché insieme si possa contribuire “allo sviluppo di una società sana e pluralista”.

Il pensiero del Papa è andato infine ai cattolici del Regno Unito - clero, religiosi, laici, insegnanti, studenti, anziani - cui era rivolta in particolare la visita, e che hanno condiviso la gioia della beatificazione del cardinale John Henry Newman, che “previde con eccezionale chiarezza” le sfide per i cristiani nel mondo contemporaneo.

Che la visita di Benedetto XVI nel Regno Unito abbia lasciato un segno positivo tangibile, si è misurato già nelle parole del primo ministro britannico David Cameron, all’aeroporto di Birmingham:

“This ceremony brings to a close an increbibly moving…”
“Questa cerimonia – ha sottolineato – conclude quattro giorni incredibilmente commoventi per il nostro Paese.” Una visita - ha aggiunto Cameron - “davvero storica”, dove il Papa ha parlato ad una nazione di 6 milioni di cattolici, ma è stato ascoltato da un Paese di oltre 60 milioni di cittadini e molti altri milioni nel mondo, perché ha offerto “un messaggio non solo alla Chiesa cattolica ma a ciascuno ed ognuno di noi, di ogni fede o non credente.”

“It is a challenge to us all to follow...”
E’ una sfida per tutti noi – ha proseguito il premier britannico - a seguire la nostra coscienza, a chiederci non quali sono i nostri diritti, ma quali sono le nostre responsabilità; a chiederci non cosa possiamo fare per noi stessi, ma cosa possiamo fare per gli altri”.

Una sfida lanciata al Regno Unito a sedersi e pensare, “che può essere solo una cosa buona, perché io credo – ha detto Cameron - che tutti possiamo condividere il messaggio di lavorare per il bene comune e che tutti noi abbiamo un obbligo sociale verso gli altri, verso le nostre famiglie e le nostre comunità.”

Nella lista degli obiettivi comuni tra Santa Sede e Regno Unito, Cameron ha posto l’impegno per contrastare i cambiamenti climatici, la promozione del dialogo interreligioso e della pace nel mondo, la lotta alla povertà, anche nell’attuale periodo di crisi economica. Ha garantito Cameron al Papa che la Gran Bretagna manterrà le sue promesse in materia di aiuti e lavorerà perché anche gli altri Paesi le mantengano.

"When you think of our contry..."
“Quando pensate al nostro Paese pensatelo sempre non solo come un Paese che tiene alla fede ma profondamente e quietamente compassionevole”, ha concluso Cameron.







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