Nigeria: messaggio della Conferenza episcopale per i 50 anni del Paese
"La Nigeria a 50 anni: verso una nazione giusta e prospera”. Così si intitola
il messaggio pubblicato dai vescovi nigeriani in occasione del 50.mo anniversario
dell’indipendenza del Paese, il prossimo 1° ottobre. Il documento, diffuso ieri al
termine della loro seconda plenaria annuale a Ijebu-Ode, nello Stato di Ogun, inizia
ricordando che ogni giubileo è un’occasione di ringraziamento per le benedizioni ricevute.
E la Nigeria - sottolineano i presuli - ha avuto tante benedizioni, a cominciare dalla
sua grande ricchezza di risorse naturali e umane. E tuttavia – osservano - a 50 anni
di distanza queste ricchezze non si sono tradotte in sviluppo e benessere per tutti
i nigeriani, ma sono state invece dissipate dall’ingiustizia e dalla corruzione che
hanno prodotto povertà, disoccupazione, fame, un sistema sanitario ed educativo inadeguato
e una generale carenza di infrastrutture. “Per dare nuovo vigore alla Nigeria – sottolinea
quindi il messaggio – ogni nigeriano è chiamato a una profonda conversione del cuore,
mentre tutti i leader dovrebbero avere il requisito dell’integrità morale per governare”.
I vescovi nigeriani si soffermano in particolare sulla necessità di riformare il sistema
carcerario e giudiziario, di migliorare la qualità del sistema educativo e sul problema
della sicurezza. Essi chiedono quindi a tutti i cittadini nigeriani un sano “spirito
di patriottismo “ che – affermano - può essere favorito da un “programma di sviluppo
integrato fondato sui principi dei diritti umani, del Bene Comune, della solidarietà
e della sussidiarietà, ma anche su una costruttiva collaborazione tra le religioni,
in particolare tra musulmani e cristiani. Le prossime elezioni presidenziali saranno
un’importante occasione per mettere alla prova questo patriottismo. I vescovi esortano
vivamente i cittadini nigeriani a partecipare al voto: “Dobbiamo andare oltre le nostre
appartenenze tribali, religiose, partitiche e di sesso per votare con coscienza solo
persone oneste, patriottiche e dedite agli altri”. Da parte sua - affermano in conclusione
i vescovi della Nigeria - la Chiesa continuerà a dare il suo contributo alla costruzione
della Nazione attraverso la predicazione del Vangelo, il suo apostolato e in particolare
la formazione dei giovani” e la promozione dei valori morali. (L.Z.)