Commovente incontro del Papa con alcune vittime di abusi compiuti da membri del clero
Nel pomeriggio, presso la nunziatura apostolica di Londra, il Papa ha incontrato un
gruppo di persone vittime di abusi sessuali da parte di membri del clero. Benedetto
XVI – riferisce un comunicato della Sala Stampa vaticana - si è commosso ascoltando
le storie delle vittime e ha espresso profondo dolore e vergogna per le sofferenze
loro e delle loro famiglie. Ha pregato con loro e ha assicurato che la Chiesa Cattolica,
mentre continua a mettere in atto misure efficaci per la protezione dei giovani, sta
facendo tutto il possibile per verificare le accuse, per collaborare con le autorità
civili e per consegnare alla giustizia il clero e i religiosi accusati di questi gravi
crimini. Come in altre occasioni, ha pregato affinché tutte le vittime di abusi possano
sperimentare guarigione e riconciliazione e riescano a superare la propria angoscia
passata e presente con serenità e nuova speranza per il futuro”. Successivamente,
l’incontro del Papa con un gruppo di professionisti e di volontari che si dedicano
alla protezione dei bambini e dei giovani in ambiente ecclesiastico.
Qui
di seguito pubblichiamo il testo delle parole che il Papa ha rivolto al gruppo di
professionisti e di volontari che si dedicano alla protezione dei bambini e dei giovani
in ambiente ecclesiastico:
Cari amici, sono lieto
di avere l’opportunità di salutare voi che rappresentate i numerosi professionisti
e volontari responsabili della protezione dei ragazzi negli ambienti ecclesiali. La
Chiesa ha una lunga tradizione di cura dei ragazzi, dai primi anni di vita fino all’età
adulta, seguendo l’esempio di affetto di Cristo che benediceva i fanciulli a lui portati
e che insegnava ai suoi discepoli che a chi è come loro appartiene il Regno dei Cieli. Il
vostro lavoro, portato avanti sulla scorta delle raccomandazioni elaborate in una
prima fase dal “Nola Report” e in seguito dalla Commissione “Cumberlege”, ha offerto
un contributo vitale alla promozione di ambienti sicuri per la gioventù. Esso aiuta
ad assicurare che le misure preventive messe in campo sono efficaci, che esse sono
mantenute con attenzione, e che qualsiasi accusa di abuso è trattata con rapidità
e giustizia. A nome dei molti ragazzi che voi servite e dei loro genitori, vorrei
ringraziarvi per il buon lavoro che avete fatto e continuate a fare in questo settore. È
deplorevole che, in così marcato contrasto con la lunga tradizione della Chiesa di
cura per i ragazzi, questi abbiano sofferto abusi e maltrattamenti ad opera di alcuni
preti e religiosi. Siamo tutti diventati molto più consapevoli della necessità di
proteggere i ragazzi e voi costituite una parte importante della vasta risposta della
Chiesa al problema. Sebbene non vi siano mai motivi per compiacersi, occorre dare
atto a ciò che è stato fatto: gli sforzi della Chiesa, in questo Paese e altrove,
specialmente negli ultimi dieci anni per garantire la sicurezza dei fanciulli e dei
giovani e per mostrare loro ogni rispetto durante la loro crescita verso la maturità,
devono essere riconosciuti. Prego che il vostro generoso servizio aiuti a rafforzare
un’atmosfera di fiducia e di rinnovato impegno per il benessere dei ragazzi, che sono
un così prezioso dono di Dio. Che Dio renda fecondo il vostro lavoro
ed estenda la sua benedizione su tutti voi.