2010-09-18 08:11:43

All’insegna della tensione le elezioni legislative in Afghanistan. Ieri uccisi due soldati della forza internazionale


Elezioni nel caos oggi in Afghanistan. Attentati, attacchi e altre violenze stanno costellando le consultazioni odierne per il rinnovo del parlamento, una tappa considerata fondamentale per la stabilizzazione del Paese. Due vittime ieri tra i militari della forza internazionale, tra i quali un italiano. Da Kabul, il servizio di Barbara Schiavulli: RealAudioMP3

Una tornata elettorale contrassegnata dalla tensione. Salvatore Sabatino ha raggiunto telefonicamente nella capitale afghana, il collega Maurizio Salvi, al quale ha chiesto di raccontarci qual è il clima che si respira in città: RealAudioMP3

R. – Prevedibilmente, è abbastanza teso perché i talebani per la seconda volta in pochi giorni hanno avvertito che hanno intenzione di mettere in atto un piano di cui non hanno indicato i particolari, per sostenere il loro appello al boicottaggio del processo elettorale. Il sequestro dei due candidati segue all’uccisione di altri quattro che era avvenuta nei giorni scorsi e soprattutto, su tutto il territorio nazionale ci sono attentati diversi, uccisioni e sono ricomparse ieri sera le famose “lettere notturne” che sono le minacce che i talebani consegnano a domicilio agli elettori.

D. – Bisogna sottolineare la presenza, tra i candidati, di molte donne finite sotto la lente d’ingrandimento dei talebani: la loro presenza risulta comunque importante per la democratizzazione del Paese …

R. – Assolutamente! Questo è uno dei fatti centrali e innovativi di questo nuovo appuntamento elettorale, perché la legge elettorale prevede che dei 265 seggi della Camera Bassa, 68 siano obbligatoriamente destinati a donne e circa 280 donne si sono candidate per questi seggi e nessuna di esse, alla fine della campagna, si è ritirata. Peraltro, bisogna dire che nessuna candidata è stata toccata da vicende di violenza elettorale.

D. – Gli Stati Uniti si dicono certi che questa tornata elettorale non sarà contrassegnata dai brogli così come avvenne per il ballottaggio delle presidenziali, lo scorso anno. Quali sono i controlli, su questo fronte?

R. – Ci sono molte novità. Nessuno pensa che i brogli non ci saranno perché il territorio, la natura delle persone, la stessa tradizione delle procedure in questo tipo di appuntamenti lasciano pensare che i brogli ci saranno. Si spera che siano minori e per questo l’ufficio dell’Onu di Kabul è riuscito, d’intesa con la commissione elettorale indipendente, ad introdurre una serie di nuove norme e procedure, per esempio, un nuovo tipo d’inchiostro in cui l’elettore, una volta che avrà votato, dovrà intingere il dito; dall’altra, una perquisizione fisica che avverrà all’ingresso dei seggi per evitare che ci siano schede nelle tasche delle persone da introdurre nell’urna. Infine, la commissione elettorale indipendente ha sostituito 6 mila addetti con nuove persone formate appositamente.









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